L’amore è una cosa meravigliosa…

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Se amate qualcuno per la sua bellezza non è amore ma desiderio
Se amate qualcuno per la sua intelligenza non è amore ma ammirazione
Se amate qualcuno per la sua ricchezza non è amore ma interesse
Se amate qualcuno e non sapete il perché, questo è amore

Mi piace condividere con voi questa bella storia che ho letto sul web:
“Un uomo di 80 anni insiste ogni mattina a portare la colazione alla moglie sofferente in una casa di cura. Quando gli chiedono: “Perché sua moglie è in un ricovero per anziani?”, lui risponde: “Perché ha la malattia di Alzheimer (perdita di memoria).” Allora gli domandano: “Sua moglie si preoccuperebbe se un giorno lei non venisse a portarle la colazione?” e lui risponde: “Lei non ricorda… Non sa neanche chi sono io, sono cinque anni che non mi riconosce più”.
Sorpresi, gli dicono: “Che cosa meravigliosa! Ogni mattina le sta ancora portando la colazione, anche se lei nemmeno la riconosce?”
L’uomo sorridendo, guarda la moglie negli occhi e stringendole la mano sussurra con dolcezza: “Lei non sa chi sono io, ma io so chi è lei!”

Una storia semplice, ma ricca di emozioni, che ho voluto proporvi perché fosse d’esempio per comprendere il vero senso della vita, dell’amore, quello incondizionato, quello per il quale si ama senza aspettarsi nulla in cambio, perché le persone si amano per quello che sono e non per quello che possono dare.
Gesto ripetitivo quello di portare instancabilmente la colazione tutti i giorni per cinque anni ad una persona che neppure ti riconosce, ma pieno di significato per comprendere l’amore per gli altri.
Per essere capaci di amare così intensamente, è importante imparare ad amare prima noi stessi, in questo modo, infatti è più facile star bene e far star bene chi è vicino a noi.
Purtroppo non è sempre facile, perché la vita ci sfida quotidianamente con continue prove che potrebbero sminuire la nostra autostima, per cui, anche quando gli altri non ci riconoscono per quello che siamo e abbiamo l’impressione di non valere abbastanza, dovremmo ricordarci dei valori di cui siamo portatori e che saranno sempre riconoscibili dagli occhi di chi ci ama veramente.
Questo insegnamento lo ritroviamo anche nella storia che segue:

Un professore delle elementari mostra un biglietto da 20,00 euro e chiede ai suoi studenti:
“Chi vuole questo biglietto?” Tutte le mani si alzano. Allora comincia a sgualcire il biglietto e poi chiede di nuovo: “Lo volete ancora?”
Le mani si alzano di nuovo. Getta per terra il biglietto sgualcito, lo pesta con i piedi e chiede:
“Lo volete sempre?” tutte le mani si rialzano.
Quindi dice: “Avete appena avuto una dimostrazione pratica! Importa poco ciò che faccio con questo biglietto, lo volete sempre, perché il suo valore non è cambiato. Vale sempre 20,00 euro”.

Molte volte nella nostra vita, saremo sgualciti, rigettati dalle persone e dagli avvenimenti.
Avremo l’impressione di non valere più niente, ma il nostro valore non sarà cambiato agli occhi delle persone che ci amano davvero.
Anche nei giorni in cui sentiamo di valere meno di un centesimo, il nostro vero valore è rimasto lo stesso e se vogliamo non si perderà mai!

 

di Ernesto Lupacchio

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