Donne in palestra e la paura dei muscoli

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Quante volte gli istruttori o i personal trainer, quando si presentano le donne in palestra, si confrontano col timore tutto femminile di ingrossare troppo? Ho perso ormai da qualche anno il conto di quante donne mi hanno detto: “si però… senza esagerare, non voglio mica ingrossarmi”, oppure “quegli esercizi li ho saltati perchè non voglio mica diventare un uomo…”, ed ancora “…tutto quel peso, sarai mica matto?!?”. Frasi simili si sentono dire continuamente perchè le donne (non tutte) in palestra hanno paura di perdere l’armoniosità del loro corpo apparendo troppo muscolose.

[alert_box style=”message” close=”no”]Come bisogna comportarsi allora per convincere le signore a non aver paura dei carichi?[/alert_box]
Occorre innanzitutto credere ai benefici legati all’aumento della massa magra e a come questo processo possa incrementare la tonicità del muscolo, che non significa necessariamente “ingrossare”. A tal proposito è bene precisare che aumentare il volume muscolare non è un evento così facile per il sesso femminile. Intanto dobbiamo rilevare che è fisiologicamente impossibile, per una donna, avere un aumento della massa magra pari all’uomo, perchè la secrezione di testosterone è nettamente inferiore (non fatevi ingannare da certe donne body-builder che si vedono in TV…quella è un’altra storia).
E’ noto infatti che la secrezione di testosterone nelle donne è di 20 volte inferiore rispetto a quello maschile. E’ stato dimostrato che per l’uomo, nelle ore successive a un workout intenso basato sull’utilizzo di carichi pesanti, avviene un significativo aumento della secrezione di testosterone, che non avviene nelle donne le quali non hanno mostrato alcun cambiamento rilevante.
Diverso il discorso riguardante l’ormone della crescita (GH). Un allenamento prolungato con i pesi (come i set a scalare), per le donne di tutte le età, aumenta la secrezione di tale ormone che aiuterà a sviluppare il muscolo, ma ha un effetto molto maggiore sulla combustione dei grassi, in quanto una tecnica di questo tipo crea un accumulo di acido lattivo, che stimola, appunto, la produzione di GH.

Esiste una convinzione dura a morire, sull’opportunità di raggiungere un miglioramento del tono muscolare grazie all’uso di pesi leggeri, lunghe serie e molto aerobico “perchè correndo si dimagrisce”… dicono.

[alert_box style=”message” close=”no”]Nella realtà, un workout con carichi troppo leggeri ed un numero di ripetizioni elevate, equivale – più o meno – a una variazione di un allenamento aerobico prolungato.[/alert_box]

Questo può avere effetti contrari, aumentando il cortisolo (ormone dello stress), altamente catabolico per la massa magra, producendo effetti contrari a quelli desiderati, ma ancor di più potrebbe agire negativamente sull’eventuale presenza di cellulite.
La cilindrata del nostro motore, per usare un esempio classico, si riduce. Ed è questo uno dei punti focali: molte donne non si rendono che è l’aumento della massa magra a portare a un aumento del proprio metabolismo basale, che si rileva una delle armi fondamentali contro l’aumento del grasso superfluo.
Ma se proprio non si riesce a convincere la cliente a usare carichi significativi, allora potete proporre l’alternativa dell’interval training. Tale metodica è più vicina a un allenamento di durata che non a una stimolazione breve e intensa. L’allenamento intervallato avvicina a un concetto di allenamento con carichi e piuttosto che far camminare la cliente sul tapis roulant si introducono ogni tanto delle stazioni di esercizio isotonico.

 

di Mariano Russo

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