Torniamo sull’argomento del fumo di sigarette a seguito della pubblicazione del Rapporto annuale dell’Osservatorio nazionale “Fumo, Alcol e Droga” dell’Istituto Superiore di Sanità, che certamente non è confortante per i dati raccolti, in particolare per i nostri giovani.
In Italia fuma più di un adolescente su cinque nella fascia d’età tra i 15 e i 24 anni. I ragazzi in media iniziano a fumare intorno ai 17 anni, ma il 13 per cento dei fumatori giovani ha già iniziato a 15 anni.
Mediamente i ragazzi 15-24enni fumano 10 sigarette al giorno, ma circa un terzo riferisce di fumarne dalle 15 alle 25 sigarette nell’arco della giornata. Le ragazze in percentuale superano i maschi nel consumo delle sigarette.
L’anno 2014 – secondo l’Istituto Superiore della Sanità, confortato anche da una capillare indagine DOXA 2014 – al confronto del 2013 ha visto un aumento del numero delle sigarette fumate da parte dei ragazzi. Circa 1,3 per cento fumerebbe dalle 25 o più sigarette al giorno.
La prima sigaretta
Quali le motivazioni o la spinta a fumare. La grande maggioranza dei giovani, il 60 per cento riferisce che è stato influenzata da amici e compagni di scuola, dalle feste con coetanei, di essere tentato da altri ragazzi che già fumavano. Il 17 per cento ha risposto che “aveva provato e gli piaceva fumare”. Infine in percentuale inferiore “il desiderio di sentirsi più grande”, lo stare a contatto con familiari già fumatori. Nei giorni scorsi le decine di Società scientifiche che nel passato hanno sollecitando la Legge dell’allora Ministro della Sanità Sirchia, hanno manifestato chiedendosi che fine ha fatto la lotta al fumo in Italia. La legge approvata a dicembre 2004 entrata in vigore il 10 gennaio 2005, che incluse il divieto di fumo nei locali pubblici e uffici privati, vide una riduzione progressiva nel numero dei fumatori, dal 30% del 2003 al 20% del 2012.
I danni del fumo
Occorre far presente che ormai risulta chiaro che il fumo di sigarette danneggia nel tempo l’intero organismo. Dalle complicanze polmonari, come le forme di bronchite cronica, le manifestazioni asmatiche sino ai tumori polmonari. Per l’apparato cardiovascolare sono note le gravi manifestazioni tipo anginose, con insufficienza coronarica, sino all’infarto e a quelle del circolo cerebrale, come l’ictus, o dell’Aorta con gravi dilatazioni aneurismatiche. Recentemente uno studio prospettico canadese Nurses’ Health, durato trenta anni, su circa centomila donne senza alcuna compromissione cardiovascolare, accanite fumatrici, ha rivelato un rapporto diretto tra la quantità di sigarette fumate e la morte cardiaca improvvisa. Manifestazione che non si verificava nelle donne fumatrici che avevano smesso di fumare.
Si tratta di gravi manifestazioni e complicanze prevalentemente riguardanti l’apparato cardiovascolare certamente dovute ai lunghi anni di fumo di sigaretta, che ha consentito l’assorbimento, con la combustione del tabacco, di notevoli quantità di sostanze, non solo catrame e nicotina ma centinaia di altri gas tossici per l’organismo.
Va anche detto, così come ha confermato lo studio canadese, che per coloro che hanno smesso di fumare col passare degli anni migliorano la loro condizione in modo uguale a coloro che non hanno mai fumato.
I rimedi contro il fumo
Non sono mancati negli anni passati e quelli più recenti i rimedi per ridurre i danni del fumo, dal lunghi bocchini usati prevalentemente dalle giovani “sciantose” e donne “di classe”, ma anche da giovani “dongiovanni”. Poi furono messi in commercio dei bocchini con filtro cambiabile. L’estrazione del filtro usato, colorato di marrone scuro per la raccolta dei derivati dalla combustione, dava al fumatore una certa tranquillità per aver eliminato quelle sostanze nocive.
Si passò poi ad altri ritrovati per evitare il fumo di sigarette: medicinali vari, agopuntura e cerotti. Infine da alcuni anni è arrivata la sigaretta elettronica o e-cigarette (dove “e” sta per electronic), che allontanerebbe l’abitudine al fumo di sigaretta con tabacco dando il piacere di assorbire ancora nicotina. Questa novità ha avuto sin dal suo nascere una notevole diffusione in molte parti del mondo ed in Italia, anche se negli ultimi tempi nella nostra nazione v’è stata una flessione nella vendita.
La e-cigarette è utile?
Dopo molte discussioni sull’argomento interessa infine sapere se fa bene o fa male. Ci piace riportare quanto il più alto grado di controllo della Amministrazione Sanitaria Americana, la Food and Drug Administration (FDA), ha dichiarato sulla sigaretta elettronica:
- I bronchi non sono affatto insensibili a quel tipo di vapore;
- L’azione nociva della nicotina sulle arterie rimane la stessa e così il rischio del cancro, i cui presupposti ci sono tutti, dovrà essere valutato nel tempo;
- Il problema del fumo passivo persiste;
- I sei Studi attuati per valutare l’efficacia della e-cigarette nello smettere l’abitudine al fumo sono stati deludenti e paragonabili a quelli del cerotto cutaneo;
- Per questa inversione di tendenza valgono soprattutto le motivazioni del fumatore a deciderla.
In conclusione non ci sono ancora prove certe di efficacia e innocuità. Intanto occorre far capire ai giovani, che dovranno costituire i buoni e i sani cittadini di domani, i rischi provocati dal fumo di sigarette e che è sempre meglio prevenire le malattie che curarle.