La cervicale

0
9268
2/5 - (46 votes)

La chiropratica si occupa della cura e della prevenzione dei disordini muscolo-scheletrici che interessano il corpo umano. Il mese di ottobre è considerato “il mese della prevenzione” per tutti i tipi di patologie. Il detto “prevenire è meglio che curare” naturalmente vale anche per la colonna vertebrale. Per questo ci sarà una settimana a ottobre dedicata al check up e controllo gratuito della schiena e di tutto il sistema muscolo-scheletrico. Nei mesi di settembre e di ottobre tratterò le patologie più comuni che possono avere benefico dai trattamenti chiropratici e che anzi possono ritardarne il sorgere o il peggiorare delle patologie già esistenti.
In questo mese affronteremo la cosiddetta cervicale, incubo di molti.

La Cervicale

Spesso sentiamo parlare di dolore al collo con l’espressione: “Ho la cervicale!”. I sintomi sono molto vari e diversi, tanto che addirittura alcuni non sembrano direttamente riconducibili a una cervicalgia. Il rachide cervicale costituisce il primo tratto della colonna vertebrale ed ha un’estrema mobilità per consentire allo sguardo di orientarsi in tutte le direzioni. La colonna cervicale sostiene il cranio, lo stabilizza e inoltre, protegge le strutture che passano al suo interno come il midollo spinale o l’arteria vertebrale.
Come la zona bassa della schiena, anche la parte cervicale della colonna presenta una lordosi, in altre parole una curvatura a convessità anteriore, che può variare in relazione ai cambiamenti delle altre curve della colonna e generalmente aumenta di gradi in età avanzata.
Le vertebre cervicali sono sette e distinguibili in una parte superiore (C1-C2) e un’inferiore (C3-C7) in conformità a alcune peculiarità anatomiche. Ogni vertebra è connessa con quella sottostante attraverso le faccette articolari e tra le vertebre i dischi intervertebrali, cuscini gommosi fatti principalmente di cartilagine, fungono da ammortizzatori.

Cause del dolore

Ecco un elenco delle cause più comuni di dolore a livello della colonna cervicale
Spasmo muscolare: Uno spasmo è un’improvvisa contrazione involontaria dei muscoli che si presentano rigidi, gonfi e dolorosi. Questo è spesso la causa del cosiddetto torcicollo. In caso di spasmo muscolare si avverte difficoltà nel muovere il collo a causa del dolore o per la rigidità del muscolo stesso.
Dolore muscolare: I muscoli del collo sono doloranti e possono presentare noduli chiamati “punti trigger” che sono teneri al tatto. Il dolore è spesso avvertito nella parte posteriore del collo che può irradiarsi ad altre zone o anche procurare mal di testa unilaterali o occipitali.
Rigidità: I muscoli del collo si presentano rigidi e intorpiditi, sensazione che aumenta se si passa tempo nella stessa posizione. In caso di rigidità si avverte difficoltà e dolore nel muovere il collo.
Dolore neuropatico: il dolore neuropatico interessa per lo più gli arti superiori manifestandosi come una sensazione di formicolio che può estendersi fino alle dita delle mani. Questo può essere accompagnato da intorpidimento, bruciore o debolezza e di solito peggiora durante la notte.

Patologie e sintomi

Di seguito le patologie più comuni presenti a livello della colonna cervicale e la sintomatologia:

• Colpo di frusta
Generalmente avviene in seguito ad un incidente d’auto nel quale l’auto della persona è colpita da dietro mentre è ferma o mentre rallenta. La testa della persona è prima gettata all’indietro e poi quando il corpo smette di muoversi, la testa è spinta in avanti. Questo tipo di lesione può sforzare i muscoli del collo e causare strappi ai legamenti del collo. Il dolore del colpo di frusta non inizia sempre immediatamente dopo il trauma ma peggiora con il movimento.
Sintomi: Dolore al collo e rigidità spesso accompagnati da spasmi muscolari, vertigini, mal di testa, dolore neuropatico e dolore alla spalla.

• Strappo muscolare
Questo è caratterizzato da una cattiva posizione del collo durante le attività quotidiane, come ad esempio lunghi periodi davanti al computer, che può innescare una tensione muscolare che provoca dolore cronico e rigidità.
Sintomi: spasmi muscolari e limitazione dei movimenti del collo con possibile mal di testa. Il dolore peggiora con il movimento.

• Discopatie degenerative
Questa patologia interessa i dischi intervertebrali e il loro invecchiamento. In questo caso il morbido centro gelatinoso dei dischi intervertebrali si asciuga, restringendo lo spazio e la distanza tra le vertebre. Sintomi: il dolore è avvertito in caso di pressione esercitata su un nervo. Questo può essere sordo che si protrae nel tempo ma anche improvviso e acuto.

• Ernia del disco
Quando le pareti esterne del disco intervertebrale (anello fibroso) si distendono, il centro gelatinoso morbido (nucleo polposo) può fuoriuscire (ernia del disco). Sintomi: L’ernia discale può esercitare pressione sulle radici nervose causando dolore al collo accompagnato spesso da formicolio, intorpidimento e debolezza nelle braccia.

• Spondilosi cervicale
Questa condizione degenerativa del rachide cervicale è dovuta al normale invecchiamento e l’usura dei dischi cervicali e le vertebre.
E’ noto anche come artrosi cervicale, ed è più comune tra le persone anziane. Lo sviluppo di speroni ossei (osteofiti) spesso accompagna questa degenerazione della colonna vertebrale. Purtroppo, lo sperone osseo a volte può pizzicare o premere sulle radici nervose che lasciano il canale spinale. Sintomi: dolore al collo e rigidità che spesso migliora con il riposo. Il dolore può irradiarsi alle spalle o tra le scapole. Se c’è compressione della radice nervosa, ci può essere intorpidimento, dolore o debolezza nelle braccia.

• Stenosi del canale spinale cervicale
Le alterazioni degenerative delle vertebre possono portare il restringimento del canale in cui il midollo spinale si trova (stenosi del canale spinale cervicale). Con il restringersi del canale si può creare una pressione sul midollo spinale.
Sintomi: il dolore al collo di solito peggiora con l’attività, può irradiarsi alle braccia o alle gambe e può portare debolezza alle braccia o alle gambe.

Diagnosi e trattamento

Il medico sarà in grado di determinare la causa del vostro dolore al collo dalla vostra storia e l’esame fisico, ma a volte test, come i raggi X, risonanza magnetica e TAC sono necessari per trovare l’esatta causa dei vostri sintomi.
Naturalmente il trattamento chiropratico varia secondo la patologia riscontrata. Lo scopo della chiropratica è restituire l’integrità funzionale all’articolazione il cui funzionamento è alterato. Il chiropratico, dopo un attento esame neurofisiologico e un’analisi delle radiografie o RM, riduce l’irritazione dei nervi con un aggiustamento specifico nell’area interessata, riducendo così i sintomi dolorosi e favorendo un ristabilimento più rapido. La manipolazione è un piccolo movimento preciso e indolore, esercitato su una giuntura spinale, attraverso il quale si ripristina il movimento naturale; esso apporta benefici terapeutici meccanici e neurologi, aumentando coordinazione, forza, flessibilità e resistenza della colonna vertebrale. Per ottenere risultati duraturi contro il dolore è necessario un approccio integrato di aggiustamenti chiropratici insieme con lo stretching per aumentare l’elasticità muscolare, e particolari esercizi attivi, utili ad aumentare il tono muscolare.

 

di Barbara Martino

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.