Upper crossed syndrome

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Questa sindrome upper crossed syndrome, in italiano sindrome crociata superiore, è stata scoperta e studiata dal Dr. Vladimir Janda (1988) nella sua ricerca sulla compensazione muscolare e sugli squilibri posturali del corpo umano. Egli sosteneva che schemi di movimento difettosi su una base posturale non corretta possono contribuire a un uso eccessivo e non corretto di alcune articolazioni creando così un circolo vizioso di disfunzioni ed eventuali lesioni muscolari e articolari.
Questo tipo di squilibrio muscolare, spesso, interessa persone che lavorano alla scrivania o siedono per la maggior parte della giornata e che adottano continuamente una postura non corretta dei muscoli della testa e delle spalle.
Nella sindrome crociata superiore, la continua contrazione dei muscoli sub-occipitali, del trapezio superiore ed elevatore della scapola sul lato dorsale s’incrocia con la continua contrazione dei muscoli grande e piccolo pettorale. Inoltre, la debolezza dei muscoli flessori cervicali profondi s’incrocia con la debolezza del trapezio medio e inferiore, dei muscoli romboidi e del muscolo serrato anteriore. Questo modello di squilibrio crea una disfunzione congiunta delle articolazioni: atlanto-occipitale, delle vertebre cervicali C4-C5, dell’articolazione cervico-toracica C7, dell’articolazione gleno-omerale e delle vertebre T4-T5 (Janda 1988).

Che cosa significa tutto questo? In pratica, quando 4-5 gruppi muscolari diventano troppo contratti perché usati più del dovuto o troppo deboli perché usati poco si da vita a una catena di eventi che possono creare instabilità alle spalle, disfunzioni e dolori articolari e infine lesioni e microtraumi delle stesse.
Nello specifico l’atteggiamento posturale di cui Janda parla nel suo studio è caratterizzato da:

  • Postura della testa e del mento in avanti
  • Aumento della lordosi cervicale e cifosi toracica
  • Spalle elevate e protratte a causa della contrazione eccessiva dei muscoli pettorali e della debolezza dei muscoli sub-scapolari che non riescono a mantenere le spalle indietro.
  • Rotazione anteriore delle scapole (scapole alate).

Sintomi

Naturalmente, come già accennato in precedenza, questo tipo di postura crea un forte squilibrio muscolare che a lungo termine può dare origine a determinati sintomi. I più comuni sono:

  1. Dolore al collo.
    La posizione della testa e del mento in avanti aumenta la curva della colonna cervicale creando una forte pressione sulle articolazioni e riducendo le possibilità di movimento del collo. Inoltre, questo tipo di postura, riduce lo spazio articolare della colonna cervicale da dove fuoriescono i nervi che si diramano per lo più verso gli arti superiori (sindrome d’intrappolamento). Questo dà origine a sintomi come: intorpidimento, dolore, debolezza e formicolio lungo il braccio.
  2. Mal di testa.
    Una postura scorretta può generare la continua contrazione, con conseguente fatica, dei muscoli sub occipitali e trapezio superiore. Questi muscoli nel tentativo di mantenere su la testa generano dolore perché sovraccaricati.
  3. Dolore alla mandibola.
    C’è una forte correlazione tra la colonna cervicale e l’articolazione temporo-mandibolare che, anche in questo caso, è sottoposta a uno stress eccessivo e fatica per mantenere la bocca nella giusta posizione.
  4. Dolore nella colonna vertebrale toracica.
    L’aumento della cifosi (curvatura della colonna vertebrale toracica) può portare sofferenza nella zona tra le scapole poiché i muscoli romboidi e trapezio inferiore sono sottoposti a uno sforzo maggiore. Inoltre, l’aumento della cifosi, a lungo andare, potrebbe provocare la riduzione del movimento delle costole creando così dolore costale e diminuendo la capacità polmonare.
  5. Sindrome dello stretto toracico.
    Questa sindrome implica l’intrappolamento o compressione dei nervi o dei vasi sanguigni da parte dei muscoli e dei tendini del collo e delle spalle troppo contratte.
  6. Tendinite, borsite, impingment, strappi muscolari e artrite della spalla.
    A causa della posizione scorretta delle spalle l’asse di rotazione meccanica della fossa glenoide è alterata. L’omero ora richiede la stabilizzazione supplementare da parte di muscoli che di solito non sono usati per questo scopo come: il levatore della scapola, il trapezio superiore, il sottoscapolare, il piccolo pettorale e il muscolo sovraspinoso. Il sovrasviluppo posturale di questi muscoli può portare nel lungo termine a una diminuzione dello spazio intorno alle articolazioni della spalla, che può causare la compressione dei muscoli e tendini coinvolti con il movimento della stessa.

Trattamento

Il primo intervento è quello di correggere l’atteggiamento posturale sbagliato attraverso l’insegnamento di una postura corretta che consiste anche nel migliorare l’ergonomia della postazione di lavoro.
Il trattamento dei muscoli iperattivi come il pettorale minore, il trapezio e il muscolo elevatore della scapola, comprende stretching e Active Release Technique per sciogliere contratture e trigger point muscolari. Inoltre, è consigliabile impostare un programma di rinforzo e di esercizi correttivi, prima isometrici e poi isotonici, per i muscoli deboli.
Per le articolazioni bloccate come quelle della colonna vertebrale cervicale e toracica, l’aggiustamento chiropratico darà sollievo al dolore e ridurrà la possibilità di danno alle articolazioni causata dalla continua restrizione.
Una volta che i muscoli iniziano a lavorare nel modo in cui sono stati destinati e la postura corretta è usata tutti i giorni, i sintomi miglioreranno.

 

di Barbara Martino

1 COMMENT

  1. A quale specialista bisogna rivolgersi per un’analisi corretta e una terapia specifica considerando che si fa molta attivita fisica anche con pesi? Grazie

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