La paura di volare

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Le giornate si allungano, le temperature salgono e il sole richiama prepotente la nostra attenzione sulle vacanze! L’anno lavorativo sta finalmente volgendo al termine, molti sono alle prese con l’organizzazione delle ferie, altri hanno già iniziato il conto alla rovescia, e mentre c’è chi sta già preparando le valige, qualcuno… HA PAURA DELL’AEREO!
La paura di volare (detta anche aerofobia, aviofobia, o in inglese fear of flying) rientra nelle fobie specifiche ed è caratterizzata da una paura eccessiva e difficilmente controllabile per i viaggi in aereo. Esistono diversi gradi d’ansia con cui si può vivere l’esperienza di volare, ma quando l’ansia aumenta al punto di interferire significativamente con la vita della persona, impedendole di viaggiare, si parla di aerofobia.
Nonostante l’aereo sia a oggi un mezzo di trasporto molto diffuso, l’aerofobia è un fenomeno ancora molto esteso: si stima che la percentuale di Italiani che hanno problemi legati alla paura di volare sia intorno al 50%, quota simile a quella degli altri paesi industrializzati.
È una paura maggiormente diffusa nelle donne, rispetto agli uomini, mentre non ci sono differenze né per quanto riguarda l’area geografica di provenienza, né per il livello sociale o il grado d’istruzione.
L’origine di questa fobia specifica può essere rintracciata in diversi elementi:

  • La percezione dell’aereo come un veicolo stretto e angusto, senza possibilità di fuga;
  • La percezione dei rumori e dei movimenti che caratterizzano le varie fasi del volo, che sono interpretati come sinistri e preoccupanti;
  • L’esperienza in prima persona di turbolenze o situazioni traumatiche accadute durante il volo;
  • Racconti e aneddoti negativi raccontati da terzi;
  • Paura di non avere il controllo della situazione;
  • Paura di avere un attacco di panico durante il viaggio;
  • Paura dell’altezza.

Le manifestazioni e i livelli d’ansia sono diversi da persona a persona, ma in linea generale, si possono identificare alcuni sottogruppi:

  • Persone che rifiutano del tutto di viaggiare in aereo. Si tratta di persone che non hanno mai preso l’aereo perché il solo immaginare di prenderlo scatena pensieri e immagini angoscianti e che impediscono, di fatto, di salire a bordo.
  • Persone che volano solo se è strettamente necessario. Questi passeggeri vivono il volo come un’esperienza terrificante e devono investire molte energie, psicologiche e fisiche, per compiere questi viaggi. Queste persone volano solo se è strettamente necessario (la maggior parte costretti da impegni lavorativi), vivendo con forte angoscia le ore e i giorni precedenti al viaggio. Spesso ricorrono all’assunzione di farmaci o alcol.
  • Persone che volano in uno stato di apprensione e allerta continua, ma non evitano questo tipo di viaggi.

Esistono diversi protocolli terapeutici a breve termine per contrastare l’aerofobia. La terapia cognitivo-comportamentale mira a individuare le convinzioni e gli schemi disfunzionali che hanno dato origine e mantengono il problema e a pianificare esposizioni graduali allo scopo di imparare ad affrontare con più serenità il viaggio in aereo. L’obiettivo della terapia è, quindi, aiutare il paziente ad affrontare la situazione temuta, ma questo sarà fatto in modo graduale e dopo aver appreso alcune tecniche di gestione dei sintomi ansiosi (rilassamento muscolare progressivo, tecniche di respirazione, tecniche di mindfulness).

Bibliografia:
Evangelisti L. (2008). Mai più paura di volare. Come vincere per sempre la fobia dell’aereo. Kowalski Editore: Milano.
Craske M.G. , Antony M.M., Barlow D.H. (2006). Mastering Your Fears and Phobias. Second Edition. Paperback.

 

di Luisa Buonocore

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