Tra il dubbio e la verità

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LA VERITA’ E’ SCANDALOSA”. Fa sicuramente un certo effetto questa frase provocatoria di uno degli scrittori più bruschi e pungenti del panorama letterario europeo. Si tratta del francese MICHEL HOUELLEBECH e la frase è tratta dal suo romanzo “LE PARTICELLE ELEMENTARI”, edito da RIZZOLI. Ma, mettiamo che fosse stata pronunciata, con toni diversi, da un altro personaggio, venerato da miliardi di persone, ad esempio CRISTO, sicuramente non provocherebbe l’immediato rigetto che, senza nemmeno riflettere un attimo sul suo messaggio riposto, essa determina.

LA VERITA’ NON APPARTIENE A QUESTO MONDO”, risponde CRISTO a un PILATO smarrito il quale, probabilmente, dinanzi alla eventualità di una rivelazione della VERITA’, non avrebbe avuto dubbi di sorta e lo avrebbe mandato libero, senza affidarlo alla fame di violenza e di sangue di cui, sempre e sotto tutte le latitudini, è assetata la folla.

Dunque, se si analizzano con rigore e onestà mentale, le due frasi sono speculari. Significano che, prescindendo dalle fedi e dai rispettivi dogmi, all’uomo itinerante nel mondo non è concessa la possibilità di raggiungere giammai la verità. E chiunque affermi il contrario, e cioè di essere in possesso di una verità assoluta e definitiva sul piano umano, filosofico e scientifico, dovrebbe essere ritenuto un pazzo o lestofante.

La sua pretesa di verità non può che destare scandalo. Ossia opposizione, respingimento, rigetto, ostracismo.

D’altra parte i detentori di presunte verità assolute, non hanno prodotto altro, lungo il corso della storia, che violenze, pianto, guerre, stermini, genocidi.
Bisogna perciò guardare, almeno con sospetto, coloro che abitano i mercati dove si vende la VERITA’ a poco prezzo. Ancora meglio, diffidare e starne alla larga. Vogliono catturare l’anima e, quando non vi riescono, sono disposti ad eliminare coloro che non condividono la loro pretesa e la loro presunzione.

[alert_box style=”message” close=”no”]La VERITA’, a partire da SOCRATE a cui risalgono le origini del PENSIERO OCCIDENTALE e la rivoluzione ininterrotta che esso produce, è fondamentalmente, se non esclusivamente, RICERCA DELLA VERITA’.[/alert_box]

Noi siamo, sia come individui che come specie, profondamente ignoranti, cioè digiuni di verità, benché ineluttabilmente e costantemente orientati verso di essa. Solo il riconoscimento di questa unica verità, tuttavia, può fornirci la spinta per la ricerca che non ha mai termine. Ed ogni risultato raggiunto è da ritenersi soltanto un punto di arrivo provvisorio o una sosta prima della ripresa successiva. Il “cammino”, inoltre, non è mai facile e scontato. Esso, al contrario, è impervio, irto di ostacoli, di ripensamenti, di DUBBI.

[alert_box style=”message” close=”no”]Il DUBBIO è indispensabile, anzi inevitabile, se si vuole affrontare la ricerca senza pregiudizi ideologici di sorta e con sincera onestà.[/alert_box]
A chiunque gli si avvicinava, spiattelandogli i suoi “grammi” o “quarti” di verità, SOCRATE, facendo ricorso all’ironia, chiedeva “Cos’è ciò di cui parli? Sei sicuro di quello che dici? Come sei pervenuto a questa conclusione?” Messo alle strette, l’interlocutore cadeva nella confusione e nella baraonda delle opinioni, nel DUBBIO più assoluto, fino a riconoscere la propria ignoranza. Tuttavia, da grande maestro, non di VERITA’ ma di un METODO di RICERCA, aiutava, coloro che si mostravano disponibili, a fare spazio, nella mente e nel cuore, a una RICERCA insieme.
Infatti la ricerca della verità non avviene da soli, ma con il contributo di tutti, sia di quelli che ci hanno preceduto che di quelli che, attualmente, “camminano” con noi.

Quanto al DUBBIO, c’è da sottolineare che c’è dubbio e dubbio. Nel senso che bisogna tenere distinto il DUBBIO degli SCETTICI dal DUBBIO METODICO. Il primo appartiene a coloro i quali ritengono che, per quanti sforzi si facciano, la VERITA’ sia irragiungibile, essendo la nostra mente, con i suoi limiti oggettivi, assolutamente incapace di attingere una verità sia pure minima. Quelle che sembrerebbero verità, altro non sarebbero che opinioni e punti di vista fallaci sull’uomo e sul mondo. Il DUBBIO METODICO (per intenderci quello di SOCRATE e di CARTESIO), invece, altro non sarebbe che un mezzo per tenere la mente lontana da false verità acquisite, spesso, attraverso luoghi comuni, pregiudizi e il “sentito dire”, che appartengono non solo al mondo del senso comune, ma talvolta anche al mondo di coloro che “pensano”.
Se si è in grado di mettere sempre in discussione i punti di vista raggiunti, se si riesce a non barare con se stessi e con gli altri, se si è in grado di pulire, almeno ogni tanto la mente da quelli che BACONE chiamava IDOLA, ossia pregiudizi, se ci si tiene lontani da falsificazioni, bluff e bugie, allora si è sicuramente incamminati sulla via della RICERCA della VERITà. Tutto il resto è SCANDALO.

 

di Domenico Casa

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