Escursioni in Penisola Sorrentina: trekking urbano a S.Agnello

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La guida escursionistica Nino Aversa ci parla dell’escursione di trekking S.Agnello un’opportunità da cogliere per scoprire antiche bellezze.

Impegnarsi in un’escursione non significa, soltanto, andare in alta montagna attrezzati di tutto punto ed allenati a molte ore di cammino. Possiamo attraversare facili sentieri, che un tempo erano i collegamenti usati frequentemente tra  piccoli paesi oppure  utilizzati per il trasporto di legnami dal bosco, e sentirci soddisfatti del cammino che abbiamo fatto. Percorsi del genere collegano, ancora oggi, molte piccole frazioni della Penisola che, una volta, costituivano i casali principali degli attuali comuni.
Inizierò, da questo numero con la descrizione dei sentieri e dei collegamenti storici  di ogni comune della Penisola in modo da far conoscere i segni della Storia che ancora ci sono lungo le nostre strade.
Nel comune di S.Agnello basta spostarsi leggermente dalle strade principali per trovare tracce di storia secolare. Un “trekking  urbano” molto interessante  parte dalla zona  costiera della Marinella. Prima di partire è consigliabile affacciarsi da una delle terrazze piu’ belle della Penisola dalla quale, dal versante est, verso Piano, si possono scorgere i resti romani di un’antica peschiera e di un ninfeo proprio sotto alla villa Niccolini ed all’hotel Corallo.
trekking2Dall’altro lato si nota la villa Siracusa, a strapiombo sul costone, proprieta’ borbonica e poi della principessa russa Korchacoff  e numerose altre cavita’ lungo la riviera Massa e  la zona della Marinella,anticamente usate per la  costruzione e la partenza di barche e feluche della famiglia Aponte, antenati dell’attuale patron dell’MSC. Ma, nel muro di cinta della proprieta’ del Cocumella, antico monastero gesuita, sono presenti ancora tracce di reticolato romano che riportano la costruzione dell’opera a circa duemila anni fa. La risalita verso il centro procede attraversando via Cappuccini, la strada antica che collegava il convento con il centro storico di Angaro (Angri). Lungo questa strada esistono ancora molti muri di conci di tufo, estratti direttamente dalle cave della Marinella e delle zone limitrofe ed anche giardini con piante di arance e limoni ed edifici con strutture antiche. Nel rione Angri ritroviamo il piu’ antico palazzo di S.Agnello, nascosto sotto un arco, che risale al 1400 (periodo Angioino) caratterizzato da un portale catalano e da due interessanti ornie alle finestre. Attraversata la piazza, dopo aver dato un occhiata al monumento ai caduti, costruito proprio dall’architetto Niccolini a copia di un suo capolavoro ancora esistente in Sudamerica, si salgono le scale verso S.Giuseppe per dirigersi verso la frazione di Maiano. Una interessante curiosita’ e’ l’attuale copertura in marmo della chiesa. Questa era tutta in tufo grigio ma, dopo una donazione da parte di un gruppo di ricchi ospiti stranieri della costiera come Crawford, Astor e la principessa Korchacoff, fu ricoperta di marmo di Trani destinati alla costruzione della villa di quest’ultima e mai terminata proprio a fianco della villa Siracusa, dove oggi c’e’ il palazzo del Parco dei Principi.
trekking3Attraversando queste antiche strade  si possono scorgere e visitare le fornaci dei due produttori di mattoni ancora operanti  in zona e dirigersi, poi, verso la torre degli Armieri, a Maiano , che ospito’ Giovanni Grillo,protagonista della guerra di ribellione del 1648 degli abitanti del Piano e di Massa Lubrense contro la citta’ di Sorrento.
Percorrere queste antiche strade, come via Maiano, via Occulto, via Ferrella, cinte da alti muri di tufo e lastricate di pietra laviche è come entrare in una macchina del tempo. Si giunge facilmente ai colli di Fontanelle , anche attraversando le vie di S.Vito, e si ci rende conto che le direttrici scelte dai nostri antenati erano molto comode  da percorrere con un peso sulle spalle o con un animale da traino. La zona alta dei colli e’ molto panoramica . I colli di Fontanelle  detti “cuonti” (che era il nome dato alle  pertiche degli “schiappari”, alte trappole usate per la cattura degli uccelli molto diffusa in questo posto di passaggio  e di migrazione) ospitano una chiesa con una forma ed una posizione molto suggestiva. Questa fu’ costruita da una ricca famiglia di commercianti marittimi e, per questo, doveva essere vista da entrambi i golfi. Nella parte alta dei colli, adiacente alla strada, esiste ancora una fornace (calcara) che veniva utilizzata per la cottura e la trasformazione delle pietre in calce e  che caratterizza l’intera zona  detta, appunto, “ngopp ‘a Calcara”.  Pochi metri dopo inizia uno dei piu’ suggestivi sentieri della Penisola attualmente compreso in un progetto  di escursionismo intercomunale che prende  il nome di “Sentiero delle Sirenusse”. Si raggiunge facilmente  la zona di Monticello (Malecoccola) dalla quale si apre un panorama che comprende tutto l’arco del Golfo di Salerno, da Punta Licosa a Capri. Lungo questo sentiero si incontrano interessanti piante appartenenti alla Macchia Mediterranea e molte coltivazioni di orti e di alberi da frutta intorno ad trekking4alcuni casali antichi. La traccia continua verso il paese di Torca attraversando anche una piccola parte del comune di Sorrento detta Chiavazzano.  Giunti verso il paese si risale per via Salastra raggiungendo la pineta delle Tore e, dal limite Sud di quest’ultima, attraverso via S.Martino si ritorna al punto di partenza. Non resta che scendere verso il centro di S.Agnello ma, questa volta in direzione di S.Vito attraversando la zona della Rocca. La discesa è più comoda ma egualmente interessante dato che si incontrano i segni delle antiche coltivazione di olivi e di  agrumi che, dal 1400 circa, hanno caratterizzato tutta la produzione  della Penisola Sorrentina  ed anche le strutture agricole fatte di alti muri di tufo costruiti a trincea nel piano di calpestio originale per collegare e difendere le varie proprietà.
Quando si scoprono tanti particolari e tante curiosità del proprio paese si innesca la passione di approfondire la storia locale arrivando ad apprezzare e difendere di più le proprie origini. Nelle nostre edicole sono disponibili molte pubblicazioni che specificano, con tanto di fonti attendibili, ogni particolare storico. Un luogo dove cominciare a lavorare per questi approfondimenti e frequentazioni è sicuramente la scuola, dove i ragazzi si sono sempre dimostrati interessati e curiosi ad ogni piccola “conferenza” o corso che abbiamo tenuto nel tempo.

 

di Nino Aversa

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