La nuova dieta efficace solo per le donne.
Pochi infarti per gli sposati e non per i single
Varie volte su questo giornale ci siamo soffermati sui disturbi cardiovascolari fornendo consigli per una adeguata prevenzione, in particolar modo mirata ad una dieta adeguata priva di grassi, che sono capaci di aumentare il colesterolo specie quello cattivo (LDL) nel sangue, vero killer del cuore e delle arterie. Non sottovalutando anche l’apporto benefico di una periodica attività fisica. Questa volta vogliamo riferire ai nostri lettori quanto di nuovo è emerso a proposito di una necessaria prevenzione della aterosclerosi. Si tratta di quella condizione di indurimento delle arterie, comprese quelle del cuore (Coronarie), dovuta nel tempo ai depositi sulle pareti dei vasi di grassi circolanti nel sangue che possono indurire le stesse arterie e poi bloccare la circolazione sanguigna in quella sede, causando infarti cardiaci, ictus cerebrali, arteriopatie periferiche, aneurisma dell’Aorta addominale.
Frutta e verdura
Nella Sessione scientifica dell’American College of Cardiology di quest’anno che si è svolta nella capitale americana, i tre giorni di lavori sono stati dedicati alla Prevenzione, Diagnosi e Trattamento della malattia cardiovascolare e alle sue manifestazioni. Particolare interesse hanno suscitato alcune ricerche scientifiche riguardanti come si diffondono queste malattie e le persone che prescelgono. Il Cardia Study ha messo in evidenza come un maggior consumo di frutta e verdura nelle donne sia associato ad un minore rischio di avere una aterosclerosi coronarica.
Situazione questa non osservata negli uomini anche in precedenti studi. L’analisi ha includo 2.648 persone, tra uomini e donne di età tra 18 e 30 anni. È la prima volta che questa analisi è stata effettuata in età non avanzata, controllandone poi i dati dopo 20 anni.
È stato inoltre osservato che quando i ricercatori hanno ottenuto miglioramenti sia di valori pressori che quelli del colesterolo negli uomini si è avuto quasi un’uguaglianza dei risultati con la dieta verdura e frutta non solo nelle donne ma anche negli uomini. La stessa dieta consentirebbe altri vantaggi: prevenzione del cancro e miglioramento della fertilità.
L’infanzia e l’aterosclerosi
Una constatazione allarmante è venuta poi dalla ricerca effettuata da 45 cliniche pediatriche del Texas, nella zona di Houston. Sono stati esaminati 12.000 bambini da gennaio 2010 a luglio 2013 valutando i valori del colesterolo: il 66 per cento aveva normali livelli di colesterolo e il resto aveva livelli ai limiti o elevati. Circa un terzo dei bambini era di obesi. E’ stato constatato che anche se nel bambino segni di aterosclerosi a livello delle arterie sono rari tuttavia l’aterosclerosi ha le sue origini nell’infanzia e che livelli di aumento del colesterolo nel bambino predice già quello che sarà poi una ipercolesterolemia nell’adulto. Nelle ultime linee guide dei Cardiologi si raccomanda perciò di effettuare in varie età, dal’infanzia alla gioventù, dei test lipidici: tra i 9 e gli 11 anni e poi tra i 18 e 21 anni. E ciò per una sana prevenzione sia per il bambino che il futuro adulto.
L’infarto preferisce i single
Ricercatori di New York hanno poi riferito i risultati di una indagine su 3,5 milioni di americani sulla probabilità che hanno le persone sposate e non sposate, uomini e donne, di andare incontro a una malattia cardiovascolare. I risultati hanno dimostrato, convalidando una precedente ricerca, che essere sposati costituirebbe una specie di “cardioprotezione”, a differenza delle persone non sposate, divorziati, vedovi, single. I soggetti sposati avevano in percentuale tassi più bassi di insufficienza coronarica, infarti, aneurisma dell’Aorta addominale, malattia cerebrovascolare (ictus). La maggiore differenza è stata riscontrata per l’Arteriopatia periferica agli arti, che è ridotta di quasi il 20 per cento negli sposati. Ridotti per le stesse persone anche i rischi di altre malattie croniche di una certa importanza, come tumori, insufficienza epatica, disturbi broncopolmonari.
La “cardioprotezione” degli sposati
Secondo i ricercatori questi dati rilevati consentono di affermare che le malattie cardiovascolari non sono soltanto conseguenza di fattori biologici, come lo stesso colesterolo e altri fattori, ma possono contribuire anche condizioni psicosociali come la depressione, l’ostilità che un soggetto può incontrare nel suo modo di vivere, lo stress eccessivo e senza controllo ed in particolar modo il cattivo sostegno sociale. Al contrario chi è sposato e convive ha una quantità di potenziali fattori positivi.
Tra i più evidenti v’è quello di poter seguire una dieta più salutare, suggerimenti nell’attenersi a controlli periodici sanitari, cure adeguate, condizioni psicosociali certamente buone. Il tutto naturalmente, come ogni cosa, con le sue eccezioni – di vita in comune non sempre facile – ma che in genere si tratta nella maggioranza dei casi di benefici del matrimonio e della convivenza con una vita in condizioni favorevoli e con un notevole effetto positivo per la salute e la prevenzione delle malattie.