Chi ricorre al medico per una malattia ha un solo interesse quello di guarire. Ne segue un immediato intervento, che ha come protagonisti il medico, la cura e lo stesso paziente. Il medico generico o specialista di regola prende sotto la sua osservazione il soggetto ammalato, servendosi di un primo esame a voce per venire a conoscenza della vita abituale e intima, le malattie che ha avuto sin dall’infanzia, i disturbi pregressi e recenti. Poi con l’effettuare una visita, esaminando i diversi organi ed infine praticando o prescrivendo tutte le indagini opportune. A tutto ciò segue poi la formulazione della diagnosi e la prescrizione della terapia.
La cura
La cura intensa o leggera dipende dalla gravità o meno della malattia. Si tratta quasi sempre di farmaci e stili di vita da prendere o attuare nei giorni o mesi seguenti. E anche questo tempo, dopo quello descritto per il Medico ha una sua notevole importanza, in quanto se è vero che la guarigione dipende dalla formulazione della Diagnosi e dalla Terapia, è altrettanto vero che la cura sia praticata come è prescritta. Nessun farmaco è efficace se il paziente non lo assume. Invece oggi dobbiamo registrare purtroppo, specie nel campo cardiologico, che molti insuccessi si verificano perchè non v’è stato un regolare trattamento farmacologico.
La mancata aderenza
Si parla in questi casi di mancata aderenza alla cura. Consiste nel non attenersi al tipo di farmaco prescritto dal medico, somministrato in ore diverse da quelle previste dalla terapia, saltato per giorni la sua somministrazione, sino a sostituire farmaci con altri senza il parere del medico. Per i medicinali consigliati dal Cardiologo ve ne sono diversi che non possono essere sospesi neppure per una giornata o per giorni, attuando delle vere e proprie vacanze terapeutiche. Ciò può determinare gravi peggioramenti sia nelle forme croniche che in quelle temporanee. La mancata aderenza alla cura si verifica in particolar modo per quelle patologie come l’Ipertensione arteriosa e l’Ipercolesterolemia, che non danno una sintomatologia evidente.
I casi nel mondo
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha descritto la mancata aderenza alla terapia come un problema di grande rilevanza. Causerebbe 194.500 morti l’anno in Europa, con una stima di costi di 125 miliardi di Euro l’anno in Europa e 300 miliardi di dollari l’anno negli Stati Uniti. I fattori che favoriscono o meno una buona aderenza alla cura riguardano l’età, il sesso e la condizione socio-economica. Per i farmaci cardiovascolari è stato rilevato che esiste una minore disponibilità per una buona cura da parte delle persone con età superiore ai 70 anni e inferiore ai 50 anni, mentre è abbastanza buona per i pazienti di mezza età (50-69 anni). Così l’aderenza è più bassa nelle donne, nelle persone con redditi più bassi, nei pazienti con più processi morbosi e con un maggior numero di prescrizioni.
Cosa fare
Da quanto abbiamo riferito in precedenza tutto ciò ha creato da anni nel mondo medico un certo allarmismo per gli insuccessi che possono verificarsi da un mancato adattamento alle cure. Specie nel campo cardiologico questo problema è particolarmente sentito, tanto che alcune Società Cardiologiche ne hanno fatto un loro programma di divulgazione. Così la Società Italiana per la Prevenzione Cardiovascolare (SIPREC), ne ha discusso a Napoli nel marzo scorso. Molti sono i possibili interventi proposti per migliorare l’aderenza alla terapia.
Il follow-up domiciliare
Nel Centro per la Cura dell’Ipertensione Arteriosa dell’Università Federico II di Napoli è stato realizzato un modello assistenziale per il follow-up domiciliare dei pazienti, definito Progetto Campania Salute. Si tratta di una vasta rete informatica che comprende Ospedali, Ambulatori Territoriali Specialistici e Medici di Medicina Generale della Regione Campania. Il soggetto iperteso mediante l’impiego a casa del normale apparecchio semiautomatico per la misurazione della pressione e dell’uso del telefono cellulare invia con un SMS i dati pressori al Centro di Controllo. Quì vengono memorizzati tutti i dati ricevuti in una cartella personale elettronica e valutati i dati di volta in volta. Infine se necessario v’è una risposta da parte del Centro con eventuali consigli, il tutto in perfetto coordinamento con il medico curante. Il sistema realizzato cinque anni fa si è dimostrato particolarmente efficace nel migliorare l’aderenza alla cura e ha consentito di raggiungere obiettivi terapeutici molto importanti. Il 97 % dei pazienti ha accettato di utilizzarlo e di questi il 92 % ha inviato messaggi regolarmente.
“Segui la terapia”
Di tipo diverso, ma sempre con l’intento di migliorare l’aderenza alla cura specie per gli anziani, nei giorni scorsi è stato presentato al Ministero della Salute il progetto “Segui la terapia” a cui partecipano medici e farmacisti, su iniziativa di Cinzia Falasco, AD della Società farmaceutica Mylan. Si tratta sempre di un Sistema informatizzato che consente ai farmacisti aderenti al progetto di telefonare ai pazienti per ricordare di prendere i farmaci prescritti e quando stanno per finire di andare a prenderli in Farmacia. Come si vede il mondo scientifico si sta muovendo in modo pratico e efficiente per ridurre gli effetti sulla salute individuale ed anche economici per il Paese di una grave anomalia terapeutica fino ad oggi sottovalutata.