Dopo il periodo feriale occorre mettere in ordine tutti gli organi
Siamo riusciti veramente a praticare in questi giorni di ferie l’auspicato riposo per il corpo e lo spirito? Dai dati statistici non tutti hanno realizzato il tanto agognato riposo durante le ferie già godute o ancora in via di godimento.
Dalle lunghe e faticose maratone in auto o in treno per raggiungere col caldo afoso e sotto il sole l’agognato posto di mare o di montagna e dal recarsi quotidianamente alla ricerca di un poco di spiaggia e mare pulito, ai pranzi e cene con abbondanti cibi “innaffiati” da vini e alcolici vari; il tutto sino alle ore piccole della notte.
Tirando le somme
Naturalmente il tutto a scapito del riposo, necessario per l’organismo umano dopo un anno certamente non facile per gli impegni lavorativi e in un momento non felice per la nostra Nazione.
I vari organi del corpo umano, specialmente cuore, cervello, fegato, reni nel corso dell’anno vengono impegnati enormemente per la vita che oggi si attua ovunque, specie nel lavoro, e perciò le “auspicate ferie” ed il riposo dovrebbero ritemprare la persona. Tutto ciò viene previsto in ogni Paese civile per tutti coloro che lavorano.
È un discorso che ogni anno viene fatto nel tirare le somme a fine Agosto e a Settembre. Coloro che hanno potuto approfittare di questo periodo estivo, anche se particolarmente caldo, per attuare una vita tranquilla, tra mare, lago o montagna, intervallata da lunghe passeggiate o altre attività sportive (atletica, bicicletta, nuoto) certamente ne avranno un grosso beneficio per il futuro.
Danni e Rimedi
Dopo quanto è stato detto ora occorre precisare i danni e trovare i rimedi per la ripresa della normale attività. Può interessare anche le persone che ancora stanno usufruendo del periodo feriale.
Gli organi più interessati per la ripresa certamente sono il cuore con l’apparato circolatorio, il cervello e l’apparato gastroenterico. Per coloro che hanno abusato nel mangiare, mettendo a dura prova stomaco e fegato, occorre un periodo di attenzione alimentare riducendo cibi grassi, indigesti e bevande alcoliche, attenendosi a cibi semplici e poco sofisticati. Consigliata frutta e verdura in buona quantità.
Per una migliore ripresa dell’attività cerebrale è da attuare un periodo di vita più tranquilla attenendosi alle necessarie ore di sonno, riducendo gli stress e la tensione nervosa.
Ipotensione e disturbi vari
In questo periodo occorre anche esaminare quanto di negativo è stato causato sia dal caldo che dall’afa e porvi rimedio. Il caldo estivo favorisce la vasodilatazione (cioè un rilasciamento improvviso dei toni di vene e arterie) e più il caldo è forte e più occorre conoscere i riflessi che ciò comporta sull’apparato cardiovascolare. Innanzitutto si può avere un calo pressorio forte, per cui i valori della Pressione arteriosa sono molto bassi.
Se a questo aggiungiamo la forte sudorazione, con notevole perdita di Sodio e Potassio (il primo mantiene nel sangue inalterata la pressione) ed ancora anche dei Farmaci per il trattamento dell’Ipertensione, si ha un notevole abbassamento pressorio che può determinare anche astenia, capogiri, perdita di equilibrio nel camminare e persino collasso cardiocircolatorio. Da ciò l’importanza di un controllo periodico – ogni paio di giorni – della pressione arteriosa (facendo la media di almeno tre misurazioni al mattino a digiuno, a distanza di 3-4 minuti, meglio nella propria casa con un normale apparecchio elettronico). Se la Pressione arteriosa scende a valori di 100 – 110 di Massima (cosiddetta Sistolica), che è quella più importane per una persona normale, è opportuno comunicarlo al Medico curante per la valutazione di ridurre per alcuni giorni il farmaco per la cura dell’Ipertensione.
Vene varicose
Il caldo ed il sole favoriscono la dilatazione delle vene per cui in particolar modo nelle donne si possono formare delle vere e proprie tortuosità e dilatazioni sacculari (varici) lungo il percorso delle vene superficiali delle gambe, le Safene.
Questo quadro può determinare fastidiose complicanze, con infiammazioni delle vene (flebiti) e susseguenti formazioni di grumi sanguigni (flebotrombosi) e possibilità di ulteriori peggioramenti con formazioni di emboli che vanno ad occludere organi vitali dell’organismo (tromboembolismo), come polmoni e cervello. Da ciò l’utilità di curare per tempo le dilatazioni venose con rimedi medico-chirurgici e farmaci adeguati. L’intervento chirurgico, con asportazione o occlusione del tratto di vena dilatata, ha un effetto curativo immediato e viene attuato nei casi più avanzati.
La terapia medica per le vene non ha un’azione rapida ma ne determina certamente un miglioramento futuro. L’applicazione di adeguate calze elastiche riduce lo stato varicoso nel tempo e le complicanze. Ma quello che certamente migliora lo stato della circolazione venosa ed i gonfiori ai piedi è anche il movimento degli arti, la ginnastica a casa o in palestra, le lunghe passeggiate e il riposo con i piedi sollevati su una sedia nel corso della giornata, evitando nel modo più assoluto l’esposizione delle gambe al sole. Occorre inoltre noni rimanere per lungo tempo fermi in piedi. La prevenzione in questi casi, specie negli anziani, è migliore della cura.