Scambismo

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Per definire in maniera corretta lo scambismo, bisogna necessariamente prendere in considerazione tre variabili basilari: il mutuo consenso tra i partner, la conoscenza dei partecipanti e la reciproca approvazione. Lo scambio di coppia può essere descritto come un particolare accordo, nel quale i due componenti della coppia intrattengono rapporti sessuali con altre persone, all’interno di contesti nei quali entrambi si impegnano in tale comportamento (di solito, allo stesso tempo e nello stesso luogo). Nell’identificare tale fenomeno, vengono spesso utilizzati termini come: scambio di coppia, scambio di partner, mate-swapping, threesome (sesso a tre), cuckoldry (pratica nella quale il maschio della coppia ottiene eccitamento sessuale nell’osservare passivamente e in modo sottomesso la propria compagna fare sesso con un altro uomo, detto bull), car-parking sex e sesso di gruppo.
Lo scambio di coppia non è visto come un sostituto della relazione esclusiva coniugale, né viene considerato una modalità elitaria nella risoluzione di conflitti di coppia preesistenti, bensì viene ritenuto un ampliamento della relazione sessuale e della loro alleanza coniugale. Inoltre, durante queste relazioni extraconiugali, la coppia si percepisce come tale e sente di vivere un’esperienza reciprocamente condivisa. Questo suggerisce che il comportamento, almeno in fase iniziale, assume un significato diverso per entrambi i coniugi rispetto alle altre tipologie di relazioni extraconiugali, anche qualora queste siano conosciute dal partner “tradito” o addirittura consentite da quest’ultimo.
Gli scambisti possono essere sia coppie sposate, fidanzati, conviventi, single, divorziati o vedovi, ma gli studi indicano che in pochi casi le coppie sposate coinvolgono i single nei loro comportamenti sessuali, in quanto visti come una minaccia al proprio matrimonio. Le attività tra i partecipanti alle pratiche scambiste sono regolate da rigide norme, a cui tutti devono sottostare. Le regole possono riguardare il tipo di comportamenti sessuali consentiti durante l’atto (utilizzo di sex toys, rapporti orali e/o anali, bondage), le tipologie di abbigliamento, i contesti e luoghi d’incontro (come club privè, case private o parcheggi pubblici), le modalità di presentazione e contatto con gli altri soggetti.
L’ingresso nel contesto degli scambi di coppia può avvenire attraverso diverse modalità. Uno dei più comuni è attraverso il classico “passaparola”. Alcune persone preferiscono questa metodologia perché risulta più probabile trovare una coppia compatibile se la domanda è stata presentata attraverso un’altra coppia “referenziata”. Un altro metodo è recarsi in un club privè. Il fenomeno inerente a questi locali è ad oggi in notevole aumento. Solo in Italia ne esistono 450 (dati Federsex), ognuno con un proprio sistema di regole ed una propria clientela. Vi sono club che permettono l’ingresso a tutte le categorie (single, coppie, transex) ed altri che limitano l’accesso alle sole coppie, per meglio garantire un’esclusività dell’offerta. Attorno a queste attività, sono cresciuti nel tempo anche una serie di servizi connessi: la possibilità di pernottare nel locale stesso o nelle sue vicinanze, grazie a delle convenzioni (utili soprattutto per quelle coppie che non risiedono nei pressi del club), la presenza di servizi bar, navetta bus e addirittura Spa. Un altro sistema di contatto avviene tramite la pubblicità sulle riviste, e soprattutto tramite Internet, con portali web completamente dedicati allo scambismo.
La caratteristica accattivante di questi ultimi è la gratuità degli annunci (anche se non mancano piattaforme che propongono servizi a pagamento). È possibile inserire nel proprio profilo i dati anagrafici personali, le preferenze sessuali, una piccola descrizione, oltre che foto e video (contenenti la coppia con i volti oscurati, primi piani degli organi genitali o scene di sesso esplicito). Spesso questi siti rappresentano un primo luogo di contatto per le coppie e i single. Infatti, subito dopo aver “rotto il ghiaccio”, le persone spostano generalmente lo spazio di conoscenza attraverso uno scambio di e-mail oppure incontrandosi direttamente di persona, in luoghi pubblici o privati.
Un ultimo dato riguarda invece il processo che porta la coppia a configurarsi come “scambista”. Negli ultimi 40 anni si è assistito ad un progressivo mutamento dei ruoli di potere nella coppia rispetto alla scelta di entrare a far parte del mondo scambista. In una ricerca a cura dell’Università dell’Aquila e dell’Istituto Italiano di Sessuologia Scientifica (2012) è emerso una tendenziale unione d’intenti tra i due partner rispetto a tale tematica. Questo elemento è di estrema importanza, in quanto ci permette di affermare la natura complessa e condivisa di tale scelta, che investe la coppia in tutti i suoi aspetti. Ancora oggi ci si pone il quesito se lo scambio di coppia sia una pratica immorale, una perversione di coppia o un modo diverso di vivere la propria sessualità. Al di là dei pareri soggettivi, si ritiene necessario lo sviluppo di un filone di ricerche scientifiche che consentano di approfondire e fornire un quadro più esauriente sul fenomeno.

 

di Olga Paola Zagaroli

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