Allenarsi con stile: Kettlebell training

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Prosegue il nostro sguardo verso le metodologie e tecniche di allenamento oggi più utilizzate, l’innovazione stavolta proviene dal passato e il mezzo che prenderemo in esame prende il nome di Kettlebell.
Conosciuto anche con il termine russo di Girya, il Kettlebell altro non è che un sovraccarico in ghisa e per la sua forma ricorda una palla di cannone. Le origini di questo attrezzo risalgono addirittura al 1700, l’armata sovietica era solita, infatti, utilizzarla come parte integrante della propria preparazione fisica e dei programmi di condizionamento muscolare a partire da ventesimo secolo. Negli anni ’40, invece, l’impiego riguardava le gare di competizione sportiva sia in Russia che in altre parti d’Europa.
La grande diffusione dei Kettlebell si deve però a Pavel Tsatsouline, trainer dell’ex Unione Sovietica, il quale negli Stati Uniti mise a punto la prima certificazione valida per l’insegnamento nel 2001 con la RKC (Russian Kettlebell Challenge), oggi nota come SFG (StrongFirst Girya). A Tsatsouline dobbiamo numerose pubblicazioni sul Kettlebell Training a cura della Dragon Door edizioni.
Ma quali sono le peculiarità di questo attrezzo rispetto al classico allenamento con pesi liberi, bilancieri e macchine isotoniche? È semplice, grazie ad esso è possibile stimolare simultaneamente la capacità cardiovascolare, oltre a quelle motorie: condizionali, quali forza massima ed esplosiva, potenza lattacida e le componenti coordinative relative al controllo motorio e alla destrezza.
Da non trascurare, inoltre, il discorso relativo alla flessibilità e alla stabilizzazione svolta dai muscoli profondi di schiena e addome: il gruppo degli erettori spinali e il trasverso dell’addome (TrA); un ruolo chiave è svolto però dall’articolazione dell’anca, la coxo-femorale, è richiesta, infatti, una buona mobilità nell’esecuzione degli schemi motori con il Kettlebell. Il training avviene principalmente mediante l’applicazione di esercizi balistici, nei quali il movimento prevede un’accelerazione seguita da una decelerazione, uno di questi è lo Swing, È fondamentale impadronirsi di una tecnica corretta nell’esecuzione dell’esercizio, a tal proposito, verranno proposte delle varianti per principianti e avanzati, questi ultimi meglio noti con il nickname di Keybellers.
Le applicazioni del Kettlebell Training sono moltissime e vanno da supporto al classico allenamento in sala pesi, oltre al miglioramento della forza esplosiva in preparazione fisica per sport specifici, ma anche nelle fasi avanzate di recupero funzionale.
Arrivati al termine di queste righe, non vi resta che cimentarvi nella pratica di questo allenamento. Alla base vi sono sempre un corretto approccio all’attrezzo e un trainer sufficientemente esperto che sappia guidarvi soprattutto nelle fasi di apprendimento, facendo un’accurata anamnesi e aiutandovi nelle progressioni.
Come sempre… buon allenamento!

 

di Fabio Siniscalchi

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