Come Eravamo (anni 50-60-70-80)

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Come eravamo parecchi anni fa,
si stava meglio o peggio, non si sa,
ma voglio cimentarmi nel paragone
poi ad ognuno la sua decisione.

Ieri l’acqua del rubinetto
era il solo dissetante perfetto,
oggi no, e si sta quasi male
se non è Coca o acqua minerale.

Ieri per farla un pò frizzantina
ci si aggiungeva l’idrolitina
e quando si apriva la bottiglia
spruzzi d’acqua per tutta la famiglia.

Noi costruivamo carretti a rotelle
perché c’erano soltanto quelle,
e in discesa, d’euforia pieni,
scoprivano che non c’erano i freni.

Spesso finivamo contro un muro
e il bernoccolo era sicuro,
poi la mamma, rifugio agognato,
provvedeva con un panno bagnato.

Prima la scuola durava di meno
oggi la scuola è a tempo pieno,
ieri dopo mangiato, a giocare,
oggi invece si torna a studiare.

Ieri, noi, eccitati come pazzi
aspettavamo la Ti Vu dei ragazzi,
oggi tra palestra, scherma e ballo
i ragazzi rischiano lo sballo.

Che fosse città, paese o contrada
palestra di vita era la strada,
di andarci ognuno era pronto
ma con rientro prima del tramonto.

Quando i figli si attardavano
eran le mamme che li chiamavano,
quel coro di voci, uno spettacolo
che rimbalzava in ogni vicolo.
Oggi con il telefonino, si sa,
la mamma sa il foglio dove sta,
purtroppo, però, non sa che cosa fa
e allora il vantaggio dove sta?.

Giocando o correndo a più non posso
potevamo romperci qualche osso,
litigando si rompeva qualche dente
ma nessuno denunciava l’incidente.

La colpa era solo di noi stessi
irrefrenabili come ossessi,
nessuno mai si lamentava perché
oggi toccava me, domani a te.

Mangiando pane olio e sale
ieri mai nessuno è stato male,
la frutta si mangiava intera, tutta,
oggi si mangia a succhi di frutta.

A Tavola, ieri, oltre a mangiare
ci s’intratteneva a parlare,
oggi a tavola non si parla più,
si messaggia, si guarda la Ti Vu.

Le calorie, ieri le bruciavamo
perché giocavamo e correvamo,
quasi nessuno era in sovrappeso,
oggi quasi nessuno non è obeso.

Anche al di fuori della famiglia
si beveva dalla stessa bottiglia,
e non per questo ci si ammalava,
sicuramente ci s’immunizzava.

Ieri niente cellulari personali
né Ti Vu a novantanove canali,
playstation, videoregistratori,
motorino, computer e palmari.

Nonostante ciò eravamo felici
perché eravamo tanti amici
che insieme con gioia infinita,
d’istinto affrontavamo la vita.
Chi di scuola non voleva sapere
ieri imparava un buon mestiere,
oggi, sono quasi tutti laureati,
sì, ma con tanti disoccupati.

I valori ieri eran sacrosanti,
oggi quasi smarriti tutti quanti,
i genitori ieri eran rispettati,
oggi son puntualmente contestati.

Se a scuola ci rimproveravano
i nostri genitori approvavano,
oggi, invece, per i professori
sono fastidi se non dolori.

Ieri ci si contentava di poco,
oggi avere tutto è quasi un gioco,
oggi più si ha più si vuol avere
altrimenti si finisce col bere…

Ma con quel poco che abbiamo avuto
ognuno di noi, comunque è cresciuto
superando dure prove, fallimenti
e non possiamo che essere contenti.

Altre cose si potrebbero elencare
ma si rischierebbe di tediare
chi oggi indietro non vuol guardare
dicendo: “Fermati, lascia stare!”.

Perciò a chi ha letto chiedo ancora,
è meglio oggi oppure allora,
della risposta questa è l’essenza:
ognuno emani la sua sentenza.

 

di Salvatore Spinelli

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