Amarsi a letto è il perfetto completamento di un equilibrato rapporto di coppia.
Quando tra due persone il sesso funziona bene, a beneficiarne sono entrambi i componenti della coppia.
Troppo spesso però il sesso è tabù, qualcosa di cui non si può parlare, per pudore, per timidezza, o peggio per paura di ferire l’altro facendogli credere di non essere all’altezza, con il risultato che tutto ciò che non viene detto e non viene “appreso” (già perché il sesso si impara!!) diventano informazioni inesatte che si trasformano in miti che la maggior parte delle persone arriva a considerare depositari della verità.
Proverò, rifacendomi anche ai recenti studi condotti dalla Società Italiana di Andrologia, a rendere “giustizia” a questi miti, cercando di dare loro un grado di realtà più idoneo.
- L’erezione deve necessariamente verificarsi ogni volta che è possibile un rapporto sessuale?
Falso: tuttavia quest’idea è radicata sia nel mondo maschile che nel mondo femminile. In realtà l’erezione è uno dei momenti del DEPOR, acronimo della risposta sessuale (desiderio, eccitazione, plateau o copula, orgasmo, risoluzione). Pertanto nel caso in cui sia assente l’eccitazione per motivi che possono spaziare tra situazioni molto diverse, l’erezione avrà difficoltà a manifestarsi. - Il tempo che intercorre fra un’erezione e l’altra, nel corso di uno stesso rapporto, deve essere sempre lo stesso?
Falso: Con il trascorrere degli anni, il tempo necessario perché il sistema erettivo sia pronto a una successiva erezione dopo un primo rapporto aumenta progressivamente. Inoltre anche qui la dimensione situazionale influisce molto. - L’erezione deve avere le stesse caratteristiche di rigidità dall’inizio alla fine del rapporto sessuale?
La rigidità che consente la penetrazione è quella pari almeno all’80% della rigidità massima. Spesso la rigidità massima del 100% non è costante per tutta la durata del rapporto, in particolare se questo è prolungato e vario, ma oscilla, senza però scendere mai al di sotto della soglia dell’80%. Nella gran parte dei soggetti la rigidità massima è presente nelle fasi iniziali del rapporto e in quelle che precedono la fase di orgasmo. - Le erezioni del mattino al risveglio devono essere sempre presenti?
Se è vero che la presenza di erezioni di buona qualità al risveglio dà un segnale di buon funzionamento del sistema erettile, è falso che esse debbano essere presenti a ogni risveglio. Il fenomeno delle erezioni notturne è infatti collegato a una fase ben specifica del sonno e cioè al sonno REM. Tale fase non è costantemente presente in tutto il periodo di sonno, ma si attiva a cicli. Pertanto se il risveglio capita nel corso di una fase REM è possibile vedere l’erezione, ma se il risveglio accade in un’altra fase del sonno non ci sarà erezione visibile (e questo non è indice di anomalie dell’erezione). - Le dimensioni del pene determinano il grado di piacere femminile?
Falso: le dimensioni di un pene normale sono variabili da persona a persona, come la statura, e non vi è correlazione fra le dimensione del pene e il grado di soddisfazione sessuale femminile. La sessualità femminile è molto più sfaccettata di quanto l’uomo immagini, e diverse ricerche hanno documentato come non vi sia correlazione tra le dimensioni del pene e il livello di soddisfazione sessuale della donna. “Pensare che un pene lungo sia essenziale per una sessualità al top – spiegano dalla Società Italiana di Andrologia (SIA) – è come credere che una persona molto alta messa in un campo di pallacanestro diventi automaticamente un campione di basket!” - Alcuni farmaci (Sildenafil, Vardenafil, Tadalafil) promettono una durata di 4 ore o più. Questo vuol dire che se assumo questi farmaci la mia erezione durerà così a lungo?
Falso: in questi casi per durata si intende la finestra di efficacia del farmaco stesso, ovvero quel periodo di tempo durante il quale, se lo si desidera, si può intraprendere e portare a termine un rapporto sessuale. Non bisogna quindi confonderla con la durata dell’erezione stessa, la quale dipende comunque dal desiderio e dall’eccitazione, che sono i due punti che la precedono nella risposta sessuale. - È vero che la disfunzione erettile è un indice di minore virilità?
Falso: la virilità di un uomo non può essere misurata sulla base della rigidità del suo pene. È vero tuttavia che la disfunzione erettile incide pesantemente sulla relazione di coppia, e che una sessualità efficiente e appagante è un presupposto fondamentale per il benessere psicologico.
A conclusione di questo elenco di miti che spero di essere riuscita a chiarire almeno in parte, sottolineo un aspetto sull’argomento: secondo la letteratura scientifica internazionale il raggiungimento dell’orgasmo è più difficile per la donna rispetto all’uomo in termini di percentuale. Tuttavia l’assenza di orgasmo sia da sola, sia con il partner o durante il coito, è risolvibile dopo una valutazione e una terapia comportamentale mansionale mirata e personalizzata presso un sessuologo clinico; da sole o on-line è difficile mentre con l’aiuto professionale di un sessuologo è molto probabile!!