Escursioni sensoriali

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Me lo avevano detto che, con questo nuovo lavoro, avrei fatto mille scoperte e vissuto mille esperienze ma la proposta ricevuta poco tempo fa mi ha riservato veramente forti emozioni.
Ricevo una chiamata per sapere come poter accompagnare e far scoprire la Penisola Sorrentina ad un associazione di non vedenti. La mia risposta è stata immediata, organizziamo un escursione sensoriale.
Subito si è attivata la programmazione ed in pochissimo tempo ho comunicato il mio progetto con itinerari e soste.
La visita si è svolta principalmente a Piano di Sorrento dove tre aziende, gestite da veri amici, hanno dato la disponibilità ad accogliere e coinvolgere i partecipanti in un racconto fatto di profumi e di sapori che sono stati coinvolti sfiorando i prodotti con le loro sensibili mani.
La visita all’agrumeto dell’azienda D’Angelo ha permesso di raccontare la lunga storia che ci lega alla coltivazione ed al commercio degli agrumi. La fortuna di visitare il limoneto nel mese di Giugno, quando i fiori sono i più grandi e profumati di tutto l’anno, hanno amplificato la percezione dei profumi mentre i sapori della fresca limonata, del miele e delle marmellate di agrumi hanno completato la conoscenza.
Dopo siamo stati ospitati dalla Torrefazione Maresca, gestita dal vulcanico Michele Gargiulo, che, con il racconto della storia della sua famiglia a capo di un azienda secolare, ha incantato gli ospiti. La fortuna ha voluto che quella mattina, alle 4:00, Michele aveva tostato il caffè ed il profumo ancora inondava il locale. Toccare i chicchi di caffè crudo e poi quelli tostati riuscendo a percepirne la differenza di peso ed assaggiare un ottimo caffè dopo quel racconto ha reso indimenticabile questa visita.
Intanto ci aspettava la Casa del Dolce con un dolce al limone, buono e fragrante, che ha fatto conoscere l’impiego attuale di uno dei nostri prodotti di punta. Cinzia, la titolare, è stata cordiale a raccontarci la differenza del profumo e del sapore che contraddistinguono i limoni di Sorrento da quelli di Amalfi e così l’assaggio di una fetta di dolce si è trasformata in una vera esperienza di conoscenza.
Fatta quasi ora di pranzo siamo scesi alla Marina di Cassano per scoprire il borgo dei pescatori, la storia della costruzione di barche e navi a vela ed il commercio marittimo che si è svolto per secoli in partenza da queste coste.
Le reti dei pescatori, ancora bagnate per l’utilizzo nella notte precedente, ha coinvolto il tatto dei partecipanti insieme al forte profumo di salsedine che emanavano. Abbiamo parlato di mestieri antichi che sopravvivono in un luogo prettamente turistico, di passione per il mare e di personaggi e famiglie storiche che ancora vivono in questo posto.
Ad ora di pranzo eravamo ospiti del ristorante Tirimbò dove Giusy, vulcanica titolare, ha deliziato il palato e l’olfatto di tutti con pesce fresco, dolci saporiti arredando ogni tavolo con una profumata pianta della macchia mediterranea per completare il coinvolgimento sensoriale degli ospiti.
A pochi passi è stato il momento di scoprire il limoncello della ditta Cassano 1875. Un’ospitalità che ha sempre contraddistinto gli abitanti della Penisola è stata confermata da Rosa e Maurizio che ci hanno raccontato la storia e la procedura di fabbricazione oltre l’assaggio di ogni prodotto.
La città di Sorrento, invece, è stata scoperta toccando i marmi romani, le colonne millenarie agli angoli dei palazzi, il piperno dei portali medievali, scoprendo le strette strade del centro storico e la costruzione dell’intrigata rete di scale e vicoli a difesa delle città di costa.
La scoperta è continuata toccando lo stucco di palazzi secolari, le colonne romane con le quali è stato costruito la base del campanile della cattedrale, gli stemmi trecenteschi di marmo del Sedile Dominova e la strada più stretta di Sorrento, larga appena un metro. Ognuno di loro era già stato varie volte a Sorrento ma tutti hanno scoperto delle novità con un piccolo racconto della storia antropologica del territorio.
Ma il momento più bello è stato nella villa comunale, affacciati sul golfo, dove ognuno di loro percepiva il rumore delle onde ed il profumo del mare e, ricordando le belle parole delle canzoni scritte per Sorrento come Caruso e Torna a Surriento, una delle ragazze partecipanti, appassionata di canto, ha intonato e cantato le due canzoni.
Anche io conservo un bel ricordo di questa giornata capendo come si vivono nuove esperienze e come una giornata di lavoro ti cambia la vita.

 

di Nino Aversa

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