Trekking urbano a Meta

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Il progetto di escursionismo urbano, nei mesi invernali, è rivolto alla conoscenza dei paesi della Penisola Sorrentina data l’instabilità meteorologica e la poca disponibilità di luce diurna. Ma questo ci  permette di scoprire molte curiosità e tracce storiche di un luogo che attraversiamo e viviamo tutti i giorni.

Il paese di Meta è il primo che si incontra entrando in Penisola Sorrentina. Con la sua imponente basilica, dedicata alla Madonna del Lauro, accoglie tutti coloro che percorrono la panoramica strada di Scutolo. Molte leggende e vicende di vita popolare sono legate a questa chiesa, dai pellegrinaggi dei marinai scampati alle tempeste incontrate in tutto il mondo fino ai legami con la coltivazione della terra e della vita contadina. Una curiosità legata a questa chiesa è che, durante una delle fasi di restauro, si creò una diatriba con Sorrento perchè il suo campanile non doveva essere più alto della cattedrale sorrentina.

trekking-meta2Nella parte a valle della basilica si conserva intatto un centro storico ricco di palazzi e portali che riportano alla memoria di un glorioso passato di navigatori ed armatori di navi a vela. Un giro per il paese, con un buon accompagnatore e conoscitore di storie e di particolari, diventa veramente una visita museale e permette la conoscenza dell’ingegno e delle capacità di persone che sono state in grado di creare grandi imprese in un luogo geograficamente ostile proprio perchè, fino alla fine del 1800, non esisteva la strada di Scutolo ed i collegamenti con le zone di Castellammare e Vico Equense avvenivano tramite le ripide strade di Casanocillo (Arola), del Petrale (Alberi) o delle Grottelle (Trarivi).  Ed è proprio lungo queste strade, ora considerate secondarie e di poco valore, che si svolgono le escursioni urbane più interessanti dato che, oltre ad un interesse storico, offrono scorci panoramici molto suggestivi. Un percorso che frequento molto inizia dalla zona del Mulino, a ricordo di mulini e botteghe che si trovavano lungo l’attuale via Ponte Vecchio. Giunti all’altezza del ponte Orazio (toponimo derivato da “Ponte del Dazio”) si sale lungo via Casa Starita che costeggia il vallone di divisione tra i paesi di Meta e Piano di Sorrento ed attraversa il borgo antico di Trarivi. La strada è interrotta dalla moderna statale e prosegue verso il valico montano immettendosi in Via Grottelle. trekking-meta4Questa antica via, tuttora percorribile, si inerpica con un insolita pendenza verso le alte rupi dei monti dato che, anticamente, era formata da scale ed adesso ha un lungo tratto carrabile. I portali, le edicole votive e le costruzioni che si incontrano sono di fattura antica e subito si entra in un ambiente bucolico.

Lasciata l’ultima parte antropizzata si attraversano vigneti ed oliveti dove si notano tantissimi muri a secco (mangiarine). Servivano a formare piccoli fazzoletti di terra da coltivare e, in molte parti, ci sono alte strutture costruite per mettere a dimora solo un albero. Da questi segni si capisce l’importanza ed il rispetto che si dava alla terra ed ai prodotti per la sussistenza della propria famiglia e del commercio anche a costo di decine di ore di lavoro per costruirli. Terminata la comoda strada inizia un sentiero di terra battuta che segue i limiti di proprietà coltivate e da qui, tramite scale di pietra, si guadagna quota fino ad arrivare alle prime case del paese di Arola. Il panorama, da questo punto, si apre su tutta la Penisola fino a scorgere l’isola di Capri. Nelle pareti rocciose si aprono grotte ed anfratti usati per il ricovero di attrezzi ed animali (grottelle) ed affiorano formazioni rocciose e tracce di minerali dalla montagna. Arrivati ad una grande cisterna abbandonata si riprende una strada cementata che si dirige verso il centro del paese. Qualche antica casa di tufo, con tetti a volta o a schiena d’asino, fanno capire la giusta direzione da seguire e, giunti in prossimità di Arola, crescono di numero e di interesse. Per chiudere il circuito ci dirigiamo verso l’eremo dei Camaldoli dove una spettacolare terrazza offre uno dei panorami più entusiasmanti sulla Penisola Sorrentina.

trekking-meta3Ritemprati dagli sforzi della salita si riprende la discesa che, dalla torre di difesa dell’eremo, dirige verso la frazione vicana di Alberi. Questo era il punto di ingresso alla Penisola e, nei pressi della chiesa, parte la via Petrale che segue ancora la traccia romana di accesso alla Penisola (lo stesso nome della strada ha un significato antico).

Solo scendendo a piedi lungo questa via, cioè alla velocità giusta per osservare e capire tante logiche di collegamento e notare tutti i particolari, si possono scoprire altri scorci meravigliosi della nostra terra. A metà della strada esiste un sentiero, tuttora in pessime condizioni, che svolta verso l’attuale cimitero mentre, dopo circa 300 metri, c’è una rampa di scale, molto suggestiva, che conduce verso il paese di Meta immettendosi, dopo aver attraversato la Meta Amalfi, lungo la via casa Iaccarino.

Siamo nuovamente al punto di partenza ma, sicuramente, si è più ricchi di conoscenza del proprio territorio e della sua storia. Uno dei compiti fondamentali da approfondire è anche questa conoscenza ed appartenenza del territorio dove viviamo, da tramandare ai nostri figli, per non farli sentire fuori dal mondo e senza soddisfazioni e  alternative alla noia che li assale.

 

di Nino Aversa

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