Durante la lunga attività di Cardiologo mi capita spesso di sentirmi chiedere da persone, donne e uomini, più o meno anziani, di come proseguire negli anni, quale stile di vita avere, in breve come vivere meglio e più a lungo. Si tratta di una domanda logica e giusta per una persona, specie se con qualche anno in più. Tuttavia occorre fare alcune valutazioni per dare una soddisfacente risposta. Innanzitutto occorre conoscere bene quali sono le attuali condizioni del soggetto: la sua età, se ha o meno una malattia in atto, se v’è un interessamento o meno dell’apparato cardiovascolare o di altri organi, quale terapia sta attuando e infine come mangia. E’ ormai noto che col passare degli anni si raccolgono e si sommano tutti i disturbi o mali verificatisi negli anni precedenti. Ma certamente possono venire fuori o aumentare certe manifestazioni di malattia, come il diabete, perché favorite dagli anni e dal periodo che si attraversa, Menopausa nella donna per riduzione degli ormoni femminili e Andropausa nell’uomo per riduzione di quelli maschili. Molti disturbi che in età giovanile non vengono presi in considerazione possono poi manifestarsi con il passare degli anni.
L’apparato cardiocircolatorio
Così per l’apparato cardiocircolatorio nell’età avanzata possono comparire i primi segni di un aumento dei valori pressori arteriosi, di un iniziale scompenso cardiaco con episodi di affanno dopo un poco di cammino, o improvvisi dolori al petto, caratteristici di una insufficienza coronarica. Si tratta di situazioni venute fuori nel tempo, ma che costituiscono gli aggravamenti di processi quasi sempre prevedibili e curabili negli anni precedenti. Anche per l’Apparato respiratorio si può dire che “tutti i nodi vengono al pettine” in quanto chi ha vissuto da giovane in ambienti polverosi, umidi e poco confortevoli, considerando responsabile anche il fumo di sigaretta, paga uno scotto considerevole con manifestazioni di malattie croniche broncopolmonari in seguito.
La stessa cosa può dirsi per i disturbi gastrointestinali sottovalutati precedentemente. Quando si parla del criterio di alimentazione per la prevenzione delle malattie cardiovascolari e di quelle metaboliche, come il diabete e l’obesità o il sovrappeso, v’è spesso una certa noncuranza da parte di chi ascolta. E pure l’alimentazione costituisce un caposaldo preventivo sia per le malattie metaboliche che per quelle cardiovascolari. Oggi in America ed in molti Paesi europei sin dall’infanzia la Società, e per essa i Pediatri, consigliano di limitare i grassi e gli zuccheri negli alimenti quotidiani nei bambini, controllando periodicamente il peso sin dalla tenera età. Nei ragazzi e nei giovani un’alimentazione ricca di grassi certamente predispone nel tempo condizioni perchè si costituiscano gli addensamenti di colesterolo e poi le pericolose placche occludenti il passaggio del sangue ossigenato nelle arterie cerebrali, alle coronarie e ai vasi degli alti arti.
I disturbi dell’età vanno prevenuti
In un mondo evoluto, come quello di oggi, certamente occorrerebbe una migliore attenzione per la propria salute. Sono ormai anni che la Medicina ha segnalato che alcuni stili di vita debbono essere corretti perchè sbagliati e pericolosi per il nostro organismo. Così sono stati indicati gli ormai pericolosi “fattori di rischio” per le malattie cardiovascolari in particolare. In primo luogo il sovrappeso ha la sua importanza. Seguono poi l’aumento persistente dei valori della pressione arteriosa senza alcun controllo e cura, così per il diabete con valori glicemici elevati e non controllati con adeguata terapia. L’aumento del colesterolo nel sangue, con valori superiori ai 220 milligrammi per decilitro di sangue, specie quando v’è coincidenza con la presenza di altri “fattori di rischio”, occorre affidarsi allo specifico trattamento con gli attuali farmaci, denominati “Statine” (altri sono i nomi commerciali dei diversi prodotti), che sotto controllo del Medico curante danno degli ottimi risultati con abbassamento del colesterolo e salvaguardia del sistema cardiovascolare.
Le Statine per il colesterolo
Va anche detto che prima di iniziare tale trattamento farmacologico di regola va attuato un periodo di adeguata dieta, priva di grassi, bevande alcoliche e zuccheri, per alcuni mesi e solo se i valori del colesterolo non ritornano nei limiti va intrapresa la cura con le Statine. A parte gli indiscussi effetti benefici di questi farmaci non va trascurato il costo degli stessi, anche se consentiti dal Sistema Sanitario Nazionale per chi è riconosciuto affetto da ipercolesterolemia, talvolta le Statine possono causare delle alterazioni a livello del fegato e della muscolatura scheletrica della persona. Conviene quindi rilevare la particolare utilità del loro impiego, ma anche la necessità di praticare in tutti coloro che usano le Statine un periodico controllo di sangue, ogni 5-6 mesi, delle Transaminasi e del CK (Creatin kinasi), esami che possono consentire di verificare in anticipo eventuali implicazioni sia del fegato che dei muscoli.
Necessario il moto e la Dieta
Anche la vita iperattiva e stress portano nel tempo delle ripercussioni a carico del cuore e del cervello. Così anche lo smog che respiriamo ed il fumo di sigaretta possono causare problemi al cuore e all’apparato respiratorio, con enfisema polmonare e malattia cronica a carico dei bronchi. Tuttavia la lunga inattività fisica e di movimento possono causare fastidiosi ripercussioni negli anni a carico delle articolazioni e di tutto il fisico. Non escludendo peggioramenti con tale inattività anche a carico del cuore e delle malattie metaboliche, come il Diabete. Infatti l’attività motoria (ginnastica in palestra o percorsi a piedi camminando in modo svelto per 40-50 minuti al giorno e non meno di due – tre volte nella settimana) consente un migliore utilizzo degli zuccheri ingeriti e quindi anche un abbassamento della glicemia nei diabetici e dei grassi, a tutto vantaggio anche dell’apparato cardiovascolare. Un particolare riferimento va fatto poi per la dieta, quella Mediterranea (su cui mi sono soffermato nel numero precedente di Novembre del giornale) che è quella consigliata a tutti coloro che hanno delle alterazioni di colesterolo nel sangue e dei segni di sovrappeso. Volendo infine dare dei consigli a chi desidera affacciarsi alla vita dell’anziano, anche se non ancora pensionato dall’attività lavorativa quotidiana, nei limiti del possibile è necessario che si attenga a certi comportamenti di vita ben diversi da quelli avuti in precedenza, se questi sono usciti fuori dalle righe. Solo in tal modo è possibile assicurarsi una vita certamente migliore e più lunga, tenendo lontano i disturbi dell’età.