L’argomento che poniamo questa volta all’attenzione dei nostri lettori è molto delicato e non privo di interesse: venire a conoscenza di avere un soffio al cuore
Indubbiamente trattasi di un sintomo che può rivelare un disturbo cardiaco di una certa importanza, ma anche nessuna malattia. Perciò si parla nel campo medico di soffio patologico e di soffio innocente. Il primo riguarda la rilevazione di una condizione di malattia del cuore, che può essere sin dalla nascita o verificatasi negli anni seguenti. Il soffio innocente solo una situazione, talvolta momentanea, di un cuore sano.
Gli Atri e i Ventricoli
Prima di soffermarci sui soffi cardiaci è bene dare a chi non ha conoscenza nel campo medico una rapida descrizione di come è fatto il cuore e come si svolge l’attività cardiaca. L’organo cardiaco funziona da pompa e consente che il sangue arriva ossigenato dai polmoni al suo interno e viene poi sospinto a mezzo dell’Aorta in periferia, al capo e agli arti, da cui ritorna sempre al cuore, privo di ossigeno, e rinviato ai polmoni a mezzo della arteria Polmonare per la necessaria riossigenazione con gli atti del respiro. Per questa sua attività il cuore ha quattro suddivisioni al suo interno, con una parte sinistra che è quella propulsiva per la circolazione arteriosa dell’Aorta e quella destra, che serve per accogliere il sangue venoso proveniente dalla periferia e sospinto poi ai polmoni. Sia la parte sinistra che quella destra dalla nascita sono isolate fra di loro e distinte rispettivamente in una zona superiore, Atrio sinistro e Atrio destro che comunicano rispettivamente con le camere inferiori, Ventricolo sinistro e Ventricolo destro, a mezzo di valvole che regolano il passaggio del sangue. La parte di “pompa” per la spinta del sangue viene effettuata proprio dai Ventricoli, in particolar modo quello di sinistra per la grande circolazione, mentre quello di destra per la circolazione polmonare. La valvola che separa l’Atrio sinistro dal ventricolo sinistro viene denominata come Dicuspide o Mitrale, mentre quella tra l’Atrio destro e Ventricolo destro viene denominata Tricuspide. Altre due valvole sono localizzate sia all’inizio dell’Aorta, Aortica, che dell’arteria polmonare, Polmonare, e regolano il flusso di uscita del sangue dal cuore.
I toni cardiaci
Normalmente sul cuore si possono ascoltare i cosiddetti “battiti”, che in termini medici vengono chiamati “toni” e sono dovuti all’attività cardiaca. Derivano dalle valvole cardiache, al loro chiudersi e dal flusso sanguigno che passa attraverso esse. Si distingue un Primo tono, causato dalla chiusura delle valvole atrio-ventricolari, Mitrale e Tricuspide, ed un Secondo tono, dovuto alla chiusura delle valvole Aortica e Polmonare. L’intervallo tra il primo ed il secondo tono costituisce la Sistole (piccola pausa), la fase espulsiva del sangue dai ventricoli; l’intervallo tra il secondo ed il primo tono la Diastole (grande pausa), quella di riempimento dei ventricoli. Altri due toni il terzo e quarto tono, di frequenza bassa e perciò non sempre percepibili dall’orecchio umano, possono essere rilevati con apparecchiature, come il Fonocardiografo, in condizioni prevalentemente patologiche.
Il soffio al cuore
Il soffio al cuore si rileva quando la naturale contrazione cardiaca, che fa da pompa a tutta la circolazione sanguigna, genera un rumore anomalo che si rileva auscultando il paziente meglio con un fonendoscopio all’altezza del cuore. E’ come un leggero fruscio o sibilo, simile al rumore prodotto dal passaggio dell’aria attraverso una piccola fessura, che si accompagna ai toni cardiaci. Può essere prodotto da alterazioni delle valvole cardiache, quelle dei ventricoli (Mitrale e Tricuspide) e dei grossi vasi (Aorta e Polmonare). A secondo della posizione ascoltatoria nel tempo può essere distinto in Soffio sistolico se viene apprezzato tra il primo e secondo tono; Soffio diastolico tra il secondo e primo tono e sisto-diastolico o continuo se interessa le due fasi cardiache. Altra distinzione importante, come già abbiamo segnalato all’inizio, è il soffio fisiologoco o innocente e quello anomalo o patologico.
Innocente o patologico
Sin dalla nascita, ma anche in età adulta , è possibile riscontrare un soffio innocente che non deriva da alcuna situazione di malattia cardiaca e perciò si parla anche di soffio fisiologico. Può essere rilevato nel neonato sin dalla nascita. Nell’adulto per malattie organiche, come l’anemia, febbre alta e disturbi della tiroide, può apprezzarsi un soffio al cuore, pur essendo questo indenne. La comparsa di soffi innocenti può verificarsi anche temporaneamente, come nel periodo della gravidanza per un’aumentata attività del cuore e scomparire dopo il parto. Condizioni per cui nei bambini possono ascoltarsi dei soffi patologici sono per malattie congenite, come la persistenza del dotto arterioso di Botallo, della comunicazione tra i due atri (forame di Botallo), anomalie delle valvole e altre malformazioni che modificano la normale conformazione del cuore. Così come nell’adulto per alterazioni valvolari, esiti cicatriziali scaturiti dall’infarto, malattie reumatiche (Endocardite), insufficienza della pompa (Scompenso cardiaco). Una differenziazione dei soffi, innocente o patologico e le possibili cause possono essere individuate oggi molto rapidamente dalle indagini diagnostiche (fonocardiografia, ecocardiografia ed ecocolor Doppler). Il medico curante con l’ausilio dello specialista cardiologo possono in breve tempo formulare una diagnosi precisa e rasserenare il paziente o i familiari della benignità del soffio o consigliare eventualmente ulteriori indagini e terapie nel caso di un processo patologico.