Nei nostri abituali articoli di interesse cardiologico cerchiamo di puntare su un identico obiettivo: quello di portare a conoscenza dei nostri lettori oltre che i notevoli progressi che la Medicina e per essa la Cardiologia ha fatto in tutto questo tempo, anche quelli che sono i problemi della vita quotidiana familiare per piccoli fastidi o episodi di malattie ricorrenti, che se non curati bene possono portare a conseguenze gravi, come complicanze a carico del cuore. Vogliamo descrivere questa volta quanto può accadere per dei banali e ricorrenti episodi di infiammazioni delle tonsille e delle complicanze che possono verificarsi se non curate in tempo. Naturalmente lungi dal creare preoccupazioni alle persone, ma solo aprire gli occhi a tanti per una sana e necessaria prevenzione medica.
Le infezioni tonsillari
Le tonsille sono dei piccoli organi ovoidali di tessuto linfatico localizzati ai lati della gola ed hanno un’azione prevalentemente difensiva, come tutti gli organi linfatici, per le infezioni che possono pervenire attraverso le prime vie respiratorie. La tonsillite è una infiammazione delle tonsille, causata da virus e batteri, soprattutto nei bambini, e può essere acuta, subacuta (con episodi infettivi acuti che si ripetono frequentemente) e cronica (le tonsille sono continuamente malate). L’agente responsabile batterico è prevalentemente lo Streptococco beta-emolitico del gruppo A. L’infezione acuta si manifesta con dolori alla gola, ingrossamento e arrossamento delle tonsille con la presenza talvolta di placche biancastre, febbre alta, ingrossamento delle ghiandole (linfonodi) del collo e difficoltà della degludizione. La forma subacuta presenta delle riacutizzazioni del processo infiammatorio nel tempo. La tonsillite cronica ha invece un quadro clinico molto attenuato con le tonsille talvolta ridotte di volume, ma con la presenza nelle loro cripte (che sono delle rientranze del tessuto tonsillare) di una sostanza grigiastra (caseum). Talvolta può dare delle blande riacutizzazione del processo con una febbricola e modesto dolore alla gola. Va anche ricordato che oltre alle infezioni batteriche si possono verificare anche delle infezioni da virus a carico delle tonsille.
Le complicanze
La tonsillite cronica il più delle volte viene sottovalutata sia dalla persona che ne soffre, specie se bambino, che dai familiari, proprio per la scarsità delle sintomatologia. Invece è proprio questa forma che, proprio perchè è un focolaio permanente di infezione, può dare delle ripercussioni e complicanze morbose a carico di diversi organi: febbre reumatica, cuore (cardiopatie), reni (nefropatie), ascessi peritonsillari e febbricole persistenti. L’interessamento del cuore avviene a tappe, preceduto da manifestazioni dolorose reumatiche, impegnando successivamente varie articolazioni (poliartrite reumatica acuta).
La Cardite, detta anche reumatica, è la terza tappa dell’intero processo a partenza tonsillare ed è caratterizzato da un interessamento delle tre tuniche di cui è fatto il cuore: endocardio, tunica muscolare e pericardio. Pertanto la sofferenza si manifesta sia con segni di interessamento di una o più valvole cardiache (valvulopatia) che di insufficienza miocardica del muscolo cardiaco (scompenso cardiaco). Su tutto il percorso clinico: tonsillite cronica, poliartrite reumatica ed infine l’interessamento del cuore molto si è studiato e scritto negli anni passati per interpretarne l’intero percorso. Una delle teorie più accreditate nel tempo è quella della risposta autoimmune dell’organismo, cioè della formazione di particolari Autoanticorpi, che sono Anticorpi che lo stesso individuo produrrebbe a seguito del focolaio infettivo localizzato nelle tonsille, non per difendersi da “aggressioni” infettive esterne, ma che andrebbero a danneggiare le proprie valvole ed il tessuto cardiaco.
Prevenzione e cura
Da quanto è stato scritto in precedenza si può perciò dedurre che un processo infiammatorio-infettivo non può essere sottovalutato, ma per le gravi conseguenze che può determinare negli anni seguenti va affrontato bene e sin dall’inizio. Innanzitutto con una buona ed adeguata prevenzione. E la storia nel campo della Medicina in tutti questi anni ci ha fatto registrare, grazie alle adeguate prevenzioni e cure, un notevole passo avanti nella riduzione in tutto il mondo dei casi di cardiopatie e valvulopatie reumatiche.
I casi di malattie delle tonsille, sia acute che croniche, vanno affrontati adeguatamente con trattamenti antibiotici durante tutta la fase febbrile, ma anche in seguito controllando per anni periodicamente per le forme croniche le condizioni delle tonsille. E quando lo stato del focolaio infettivo tonsillare persiste nel tempo si dovrà anche decidere per l’asportazione delle stesse tonsille. Quando invece vi sono già dei segni di malattia reumatica in atto con localizzazione cardiache (soffio al cuore, ingrandimento della volumetria cardiaca ed alterazione elettrocardiografiche) dovrà essere il Cardiologo a decidere sul trattamento terapeutico da attuare. Oggi per fortuna il vecchio farmaco a base di Acido acetilsalicilico ed i nuovi cortisonici insieme agli antibiotici (Penicillina e nuove molecole) riescono a fermare il progredire di queste subdole complicanze.