Gravidanza Gemellare: mese per mese

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Due figli in un colpo solo! Una gravidanza gemellare è un evento ormai frequente, complice l’incremento del numero delle gestanti che si sono avvalse di cure per la fertilità, magari per via dell’età. E così, sempre più spesso, vediamo neo mamme e neo papà (anche vip) a passeggio con meravigliose coppie di gemellini. Una doppia maternità che ha, naturalmente, soprattutto aspetti positivi, ma che comporta anche impegno… doppio! Oggi, però, ci concentreremo sui nove mesi della gravidanza, ovvero su cosa accade nell’utero materno dal momento in cui avviene il concepimento di due vite legate insieme, evidenziando le differenze rispetto ad una gravidanza semplice.
Come avviene una doppia fecondazione? Il concepimento di due o più vite in contemporanea è considerato, in medicina, un evento problematico, ma questo non deve creare nessun timore nella futura mamma che scopra di aspettare dei gemelli. Ma vediamo, nello specifico, cosa accade. La gravidanza gemellare può essere di due tipi:
Dizigotica (2/3 dei casi), ovvero due singoli ovociti vengono fecondati da spermatozoi diversi. In questo caso i gemelli non sono identici (proprio come due fratelli, ma concepiti nello stesso periodo), e crescono nell’utero materno dentro placente e sacchi amniotici separati. Questa gravidanza viene infatti detta bicoriale e biamniotica.
Monozigotica (1/3 dei casi), derivante dalla fecondazione di un solo ovocita da parte di un solo spermatozoo. In questo caso, la divisione dell’abbozzo embrionale avviene successivamente. In particolare, se si verifica entro il terzo giorno dal concepimento, avremo una gravidanza bicoriale e biamniotica (doppio sacco amniotico, doppia placenta), se avviene tra il terzo e il settimo giorno (2/3 dei casi) i gemelli avranno due sacchi amniotici ma unica placenta (gravidanza monocoriale biamniotica). Infine, se la divisione si verifica tra il settimo e il 12mo giorno dal concepimento, avremo unica placenta e unico sacco amniotico come per una gravidanza singola (monocoriale e monoamniotica).
Nel corso del primo trimestre, soprattutto all’inizio della gestazione, i sintomi e i disturbi sono quelli tipici di ogni gravidanza: senso di spossatezza, nausea, ritenzione idrica, frequente stimolo alla minzione, senso di tensione e ingrossamento delle ghiandole mammarie. Con l’aumento del volume dell’utero, più rapido che nel caso di gravidanza singola, l’aumento ponderale e soprattutto la circonferenza dell’addome tenderanno ad essere più pronunciati. E’ di solito questo che comincia a far sospettare la presenza di due feti anzichè uno solo. Verso la fine del primo trimestre alcuni sintomi tipici si attenuano, come la stanchezza e l’alterazione del senso del gusto. Solo la nausea può perdurare un po’ più a lungo, per via degli ormoni. Per quanto riguarda lo sviluppo degli embrioni, in questa fase è molto rapida e in tutto uguale a quello delle gravidanze singole. Dalla sesta settimana cominciamo a parlare di feti, i quali, già dalla 12esima settimana sono in grado di produrre urina, contribuendo così ad incrementare il liquido amniotico in cui “nuotano”. Una ecografia entro la fine del terzo trimestre permetterà alla gestante di scoprire che gravidanza gemellare sta portando avanti, secondo le tipologie che abbiamo descritto prima.
In questo periodo i disturbi più tipici sono la stipsi e i cali di pressione (possibili soprattutto tra la 16ma e la 18ma settimana). Attenzione alle macchie cutanee sul viso, sono passeggere (scompaiono dopo la nascita dei bebè), ma una esposizione al sole senza adeguata protezione può accentuare il fenomeno. Il seno apparirà ingrossato e le areole del capezzolo assumeranno una colorazione scura mentre dalla 20ma settimana comparirà la linea alba, una sorta di riga scura che va dall’ombelico al pube, destinata a scomparire dopo il parto. L’incremento ponderale, già significativo nel secondo semestre anche in una gravidanza singola, sarà repentino e con un volume addominale da tenere sempre sotto controllo. Se nel giro di 2 settimane si arriva ad aumentare di 2 Kg forse sarebbe il caso di rivolgersi al ginecologo per controllare che non via sia un problema di ipertensione o polidramnios (eccessiva produzione di liquido amniotico che può nascondere delle patologie). In queste settimana è importante effettuare gli esami glicemici per scongiurare il rischio di diabete gestazionale. Tra la 26ma e la 32ma settimana (fine secondo trimestre-inizio del terzo) si può verificare un pericolo di parto prematuro. Essenziale, perciò, evitare ogni stress, riposare e recarsi dal medico qualora si verificassero contrazioni anomale e o perdita di liquido vaginale. I feti in questo periodo interagiscono molto, si muovono soprattutto dopo i pasti, perchè sono sensibili all’indice glicemico materno. Dopo la 20ma settimana, però, lo spazio comincia a scarseggiare, per via dell’accrescimento dei bebè, così anche il movimento intrauterino rallenta.
Il terzo trimestre è un momento particolarmente delicato, nel caso di una gravidanza gemellare. Vi è, naturalmente, un maggior rischio di parto prematuro, il peso e il volume dell’addome divengono tali da necessitare molto riposo e pasti leggeri per la futura mamma. Il senso di affaticamento, la stanchezza, si fanno sentire fin dalle prime ore della giornata, inoltre la ritenzione idrica rende i movimenti più lenti. Ma questo non significa che la gestante debba restare a letto! Importante è tenere sotto controllo costante la pressione arteriosa dopo la 30ma settimana. Ci avviciniamo al parto. In particolare, per quanto riguarda la gravidanza bicoriale a partire dalla 37ma settimana si inizia la sorveglianza pre-natale, si programma il parto in base a come si presentano i feti e alla loro posizione. In caso di gravidanza monocoriale biamniotica, il monitoraggio in previsione del parto (che si programma, anche in questo caso, in base allo stato dei feti) si inizia tra la 36ma e la 37ma settimana di gestazione. Infine, l’ultimo caso, quello della gravidanza monocoriale monoamniotica, il parto sarà sempre cesareo, programmato tra la 34ma settimana e la 36ma.

 

di Tiziana Giglio

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